Salvezza raggiunta. Alla trentaquattresima giornata: giusto aggiungerlo. Basta voltarsi, guardare poco più indietro per rendersi conto che si tratta di un vero miracolo calcistico. Per arrivare in questo porto sicuro, la Casertana ha dovuto solcare i mari in tempesta. Onde altissime sollevate dell’improvvisazione che aveva caratterizzato i primi mesi di questo campionato. Settimane difficili. Difficilissime. A dicembre la svolta
societaria. Il passaggio di quote a Giuseppe D’Agostino, i cui benefici si sono subito riverberati sulla squadra. La conferma di come i risultati non siano mai frutto del caso.
La salvezza con quattro giornate di anticipo ha il peso specifico di una vittoria del campionato. Bisognava tenersi stretta la Lega Pro e mettere a posto i conti. Da qui le cessioni eccellenti e la volontà di rilanciare quei talenti che si erano già messi in evidenza. Una scelta coraggiosa, ma inevitabile. Il campo ha dato ragione alla Casertana che ora può puntare ai playoff, traguardo utopistico nel girone di andata. Della serie l’appetito vien mangiando, ora ai rossoblù si chiede uno sforzo ulteriore. L’asticella è stata alzata, ora bisogna arriverà lì in alto.
Un nuovo scatto. Nelle ultime tre partite la Casertana ha conquistato solo un punto. Il pari di Castellammare ha rappresentato la consacrazione della squadra di Andrea Tedesco, le due sconfitte con Siracusa e Foggia una frenata che poteva anche essere prevista. Ma ora se si vuole arrivare a centrare per il secondo anno di fila la fase ad eliminazione, bisognerà tornare a fare punti pesanti. Sabato si rimette piede in Sicilia. Lì dove quest’anno i falchetti sono sempre rimasti a bocca asciutta con le sconfitte di Catania, Messina e Siracusa. E’ passato giusto un girone: nel post partita di Casertana-Akragas il presidente D’Agostino si presentò ufficialmente a stampa e tifosi con la sua nuova squadra dirigenziale. Adesso i rossoblù hanno lasciato la tempesta e vogliono cullarsi nelle acqua dolci e placide.
Certo non sarà facile, alla luce anche delle assenze annunciate. Rajcic dovrà scontare il terzo e ultimo turno di squalifica. La sua assenza in mezzo al campo si è fatta sentire molto. Non ci sarà ad Agrigento e non ci sarà neppure Giorno. L’ex Vis Pesaro aveva fatto le veci dell’ex Bari a Siracusa per poi lasciare la regia a Magnino contro il Foggia. Insomma in mezzo al campo le scelte saranno obbligate con Magnino, De Marco, Carriero. Quest’ultimo ha svolto differenziato anche ieri, ma dovrebbe unirsi al gruppo nelle prossime ore. In avanti si farà a meno dello squalificato Orlando, pedina utilissima nell’ultimo mese. Di contro, però, rientrerà Rainone; il centrale è l’unico con caratteristiche di rapidità e abilità nell’anticipo. Peculiarità che sarebbe tornata utile contro la capolista e che sabato saranno al servizio dei falchetti. Intanto la Casertana continua il lavoro di rilancio del suo storico marchio. Ieri oltre 500 studenti hanno abbracciato una delegazione della prima squadra. Rajcic, Colli, Giorno e Ginestra hanno fatto visita ai ragazzi del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Vairano Patenora. Un entusiasmo che conferma come proprio nei centri della provincia di Caserta si debba ripartire per dare nuova linfa al tifo casertano.
Corriere dello Sport