Avellino, l’avv. Chiacchio è soddisfatto della decisione del Tribunale
Qualcuno esulta, altri tirano il fiato e c’è anche chi ne esce male benché abbia evitato il peggio. Il Tribunale federale nazionale ha dato una pesante sforbiciata alle richieste e agli stessi capi di imputazione della Procura Federale sanzionando duramente soltanto alcune posizioni presenti in questo processo di calcioscommesse mentre ha alleggerito altri carichi. Un processo non semplice poiché deriva dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Napoli quasi ultimate. E, quindi, ci sono stati diversi colpi di scena durante il procedimento sportivo.
AVELLINO. Tre punti di penalizzazione e cinquantamila euro di ammenda sanzionati all’Avellino (la Procura Federale aveva chiesto ben sette punti e 145mila euro di ammenda) da scontarsi nell’attuale campionato. Prosciolto, invece, il presidente irpino Walter Taccone. Soddisfatta la difesa del club irpino? «Certamente sì – dice l’avvocato Eduardo Chiacchio – soprattutto per le impeccabili motivazioni del Tribunale che ha accolto i nostri teoremi difensivi anche in merito all’aggiornato concetto di responsabilità oggettiva».
IZZO. Diciotto mesi di squalifica (subito esecutivi) e cinquantamila euro di ammenda per omessa denuncia ad Armando Izzo, difensore del Genoa coinvolto nella tentata combine di due gare dell’Avellino (contro Modena e Reggina) nel campionato di Serie B 2013-14. All’epoca dei fatti, Izzo militava con la squadra irpina. Indubbia mazzata per il difensore rossoblù (che ha nel book anche delle convocazioni in Nazionale), ma è caduta nei suoi confronti l’accusa di illecito sportivo che aveva spinto la Procura Federale a chiedere una condanna di sei anni di squalifica più la radiazione: in pratica l’allontanamento dal mondo del calcio. Il legale Antonio De Renzis è riuscito a ottenere la derubricazione da illecito a omessa denuncia. Non è poco.
CINQUE ANNI. Per quanto riguarda gli altri tesserati coinvolti, cinque anni di squalifica e 50mila euro d’ammenda per Francesco Millesi, ex capitano dell’Avellino e Luca Pini, all’epoca dei fatti tesserato per l’Asd Atletico Torbellamonaca. Due punti di penalizzazione anche all’Atletico Torbellamonaca, società laziale dilettantistica.
prosciolti. Oltre al patron irpino Taccone sono stati prosciolti il calciatore del Cagliari Fabio Pisacane, Raffaele Biancolino, Fabio Peccarisi, Luigi Castaldo e Mariano Arini, all’epoca dei fatti tutti tesserati con l’Avellino. Arini adesso milita nella Spal. «Per costoro – aggiunge l’avvocato Chiacchio – il Tribunale ha condiviso le argomentazioni difensive affermando la carenza probatoria delle tesi accusatorie, prosciogliendoli».
l’ECCEZIONE. Un aspetto molto interessante è l’eccezione preliminare formulata dalle difese ed esaminata dal Collegio in merito alla perentorietà dei termini previsti dall’art. 32 ter comma 4 del Cgs. Il Tribunale, pur ritenendo meritevole di pregio l’eccezione preliminare sulla base di una sentenza del Collegio di garanzia del Coni per controversie in seno alla Federazione Italiana Tennis, ha ritenuto che fosse stata superata dalla recentissima pronuncia delle Sezioni unite del Collegio di garanzia del Coni che ha considerato i termini del codice di giustizia sportiva ordinatori e non perentori. Un assist importantissimo per la Procura federale che porta a casa un successo istruttorio di grande valore, altrimenti molti processi rischiavano di saltare.Corriere dello Sport