Marino: “Le clausole? Ero e sono ancora contrario. ADL dice di essere moderno e invece…”

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Stamane durante Marte Sport Live, in onda su Radio Marte è intervenuto il direttore Pierpaolo Marino. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:

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“E’ giusto che la piazza di Napoli voglia vincere, ma vanno rispettate alcune politiche di risparmio e di economia. A disposizione ha un grande bacino d’utenza fornito da una splendida tifoseria che è quella napoletana. Il concetto principale è non perdere i propri giocatori se si vuole vincere. Le clausole non sono uno strumento che permettono ad un club di andare avanti con una progettualità di un certo livello. De Laurentiis mi chiedeva delle clausole già negli ultimi mesi che ero a Napoli. Io ero contrario perché  per e la clausola è il prezzo che metti al tradimento e poi non puoi meravigliarti se avvengono certe cessioni. La prima clausola è stata quella di Lavezzi, un po’ di tempo fa’. 

La contraddizione di De Laurentiis nella gestione è quella di definirsi moderno, mentre gestisce il club in maniera antica. Quello che sta facendo lui adesso, lo facevo l’Udinese vent’anni fa’. Per raggiungere i risultati che i tifosi napoletani meritano, devi creare delle fonti alternative di incasso, che sia poi lo stadio, lo sponsor tecnico o il marketing in generale, per aumentare la propria fatturabilità. E’ questa la differenza con la Juventus, anche e soprattutto nelle clausole. I bianconeri non le hanno mai messe, eppure hanno venduto Pogba per 100 milioni”.

 

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