I voti del CdS…ci sono anche due insufficienze, ma un monumentale Insigne

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INSIGNE 8 – Interpreta sfilando via dal copione, molto in mezzo al campo, tante coperture e il clamoroso raddoppio buttato sui cartelloni pubblicitari. Si fa perdonare, eccome, con il quindicesimo gol, con il sedicesimo, sotto gli occhi di Ventura. E’ ovunque, persino sulla linea a salvare su Patric. Un fenomeno.

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ALLAN 7  – Deve «soffrire» (appena un po’, in avvio) su Milinkovic Savic, ma ha una marcia in più, magari due, ed attacca lo spazio e contiene quel gioiellino e scherma e riparte. Poi decide persino d’inventarsi anche l’assist dello 0-2 e stravince.

JORGINHO 7 – La prima apertura, quella che innesca Hamsik per andare verso lo 0-1, è scovata nel nulla. Poi è direzione appropriata, elegante e ispirata in 174 palloni con il 93% di precisione: record stagionale per la serie A.

HAMSIK 6,5 – Con Parolo addosso sembra una serata soffocante, ma quando riesce a scappare disegna l’assist che ha nella testa, nei piedi. E’ spremuto ma è vivo finché deve esserlo.

CALLEJON 6,5 – E’ di una intelligenza tattica indiscutibile: ha tempi d’inserimento letali (per Lukaku e per Radu) e segna in fotocopia. I gol modello-Callejon, li chiameremo così.

REINA 6,5 – Fa il libero su Immobile e manda il cuore dei compagni in gola. Il resto è presenza assai attiva sul destraccio di Keita e sulla irruzione di Patric.

ALBIOL 6,5 – Intuisce le difficoltà di Koulibaly ed allarga lo sguardo a sinistra, provvedendo – e con eleganza – a rimediare anche per l’amico in difficoltà.

ZIELINSKI (29′ st) 6,5 – Vi basterà un quarto d’ora per restarne abbagliati dal passo, dagli strappi.

HYSAJ 6 – Devono essere indicazioni della panchina, che spingono gli esterni a ragionare, per evitare di dar campo al contropiede altrui. Missione compiuta.

STRINIC 6 – Si prende la fascia da Ghoulam e la occupa con giudizio, senza strafare.

KOULIBALY 5,5 – Al primo errore, pensi sia casuale; il secondo, sempre in alleggerimento, sa di indizio sulla serataccia. E’ il primo che sa di non essere se stesso e per poco non molla una pedata a Immobile che sarebbe fatale.

MERTENS 5,5 – Se non segna non fa rumore, ma lui nello 0-1 c’è per intero. Poi sparisce e ricompare, ma non è una delle sue indimenticabili nottate.

SARRI (all.) 7,5 – Il manifesto della serata è nei due gol, limpidi per elaborazione, espressioni di un calcio «alto», danzato, bello, persino sontuoso in alcuni momenti.

 

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