Ivan Bogdanov era solo il capro espiatorio, non certo l’unico colpevole. Finito il “mostro” in prima pagina (e in galera), i problemi con gli hooligans in Serbia non sono finiti. E ora rischiano di averne (di grossi) i club. Da Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa, è arrivato l’ultimatum alla Federcalcio: le sue squadre potrebbero essere estromesse dalle coppe europee dopo gli scontri e gli episodi razzisti di cui si sono macchiati i loro hooligan.
“Deve essere chiaro che questi ultrà non saranno più tollerati dentro gli stadi. La Serbia corre il serio rischio di essere cacciata dalle competizioni se dovessero ripetersi questi episodi e questo sarebbe una catastrofe per calcio serbo”.
Episodi di violenza nel calcio serbo, dentro e fuori gli stadi, con episodi di stampo razzista, sono stati frequenti in Serbia negli ultimi tempi e recentemente, a febbraio, un calciatore brasiliano del Partizan Belgrado ha dovuto lasciare il campo in lacrime dopo i persistenti ‘buuh’ razzisti di cui è stato oggetto. La scorsa settimana poi, due tifosi russi sono stati ricoverati in ospedale con gravi lesioni dopo essere stati accoltellati durante un’amichevole tra Stella Rossa Belgrado e Spartak Mosca.
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