Orsato è il favorito di tutti, è una garanzia per i club. Sarà lui ad arbitrare Napoli/Juve?
Partiamo in ordine. Cronologico. Domenica sera si decide molto. Per lo scudetto e per la corsa Champions. Orsato, allora, per tanti motivi. Perché è l’arbitro che dà le maggiori garanzie. Non piace a nessuno, dunque piace a tutti. E dato che la partita è delicata, anzichenò, meglio avere in giro uno così, come lui, che tutti temono, dal quale tutti si tengono al largo. Napoli-Juve, la dovrebbe fare (la farà) l’internazionale di Schio, che arriva da Azerbaijan-Germania di domenica. La farà perché sarebbe un suicidio tenere fuori dal lotto di queste partite uno come lui. Fedele a se stesso, sempre, nel modo di arbitrare. Con lui, anche le “piccole” si sentono garantite. Non ha mai cambiato stile di arbitraggio. Lascia giocare molto, ma se c’è bisogno alza subito il livello di severità, per mettere immediatamente le cose sui binari che predilige. I giocatori lo conoscono. Difficile vedere attorno a lui i capannelli che di solito vediamo ogni maledetta domenica. Rispetto, preteso soprattutto. Allora, Orsato. E perché non gli altri (tipo Rizzoli) è (anche) una questione di disponibilità. Orsato o fa questa oppure non ne fa nessuna. Lo vuole Collina, a Coverciano (ma è un caso che il raduno della Fifa sia in Italia, dopo 27 anni circa), insieme a Rocchi. Dunque, o al San Paolo oppure nulla. E allora San Paolo sia, dove è stato una sola volta quest’anno (Napoli-Roma 1-3, ottobre 2016), l’undicesima in carriera fra campionato e coppa Italia. A lui affidata la partita delle partite, il primo atto di un match che sembra una sfida di Champions, non solo per la posta in palio. Stesse squadre, tre giorni dopo, mercoledì 5 aprile, stavolta per cercare di agguantare la finale del trofeo italiano.
Fonte: CdS