Mastellone (Ex Vice-Pres. Sorrento): “La vita di Sarri è lavoro e suidore. Ovunque si parla del gioco del Napoli”
Gaetano Mastellone, ex vice presidente del Sorrento, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, in onda su Radio Punto Zero. Ecco quanto ha affermato: “Il film della nostra vita scorre talmente veloce che nessuno si accorge delle cose positive, pochi ricordano che Sarri sta al Napoli da venti mesi e, fin qui, ha fatto letteralmente un miracolo, s’è fatto conoscere in tutto il mondo. Ovunque si parla del gioco del Napoli. Sarri è un allenatore che non si potrà mai scordare, vivrà avrà ancora tante soddisfazioni, la sua vita è lavoro e sudore. Le altre squadre mi annoiano, tutte tranne il Napoli. Un altro miracolo di Sarri è quello di aver unito le famiglie, mia moglie mi rimproverava di vedere sempre le partite mentre oggi è la prima tifosa azzurra. Attraverso il suo modo di essere, puro e spontaneo, Sarri è stato capace di incrementare il valore dei calciatori – De Laurentiis dovrebbe fargli una statua – ma anche il numero dei tifosi presenti allo stadio. Al San Paolo, ogni domenica, sono presenti nuclei familiari che prima non c’erano. Perché, poi, bisogna denigrare gli uomini in tuta? Sarri raggiunge Castel Volturno alle otto e va via alle otto di sera, i giocatori con lui si divertono, ha dato input diversi alla squadra. Dal punto di vista lavorativo è lo stesso di cinque anni fa, quando era al Sorrento. Era ed è molto attento e meticoloso. Andò via per motivi diversi, la società era composta da 5-6 persone, su pressione di alcuni sponsor ci fu la decisione di cambiare allenatore. Io non fui d’accordo, lui apprezzò il mio disappunto e da allora abbiamo legato molto. Futuro? De Laurentiis è un ottimo imprenditore, una persona estremamente intelligente, esattamente come Sarri e Giuntoli, un grande manager. Sarri ama Napoli, i tifosi e la città: tutti e tre resteranno ancora insieme per darci una grande soddisfazione il prossimo anno. Vi svelo un retroscena relativo al 2005: a giugno, dopo aver ritirato un premio ad Amalfi, mi chiamò, aveva bisogno di me perché la sera doveva andare da De Laurentiis e non aveva un vestito adatto. Lo portai dal mio sarto di Sorrento, passammo 4-5 ore insieme nella preparazione di questa serata magica che ebbe all’Hotel Vesuvio col presidente”.