Mille giorni di te, di lui, di Napoli e di Higuain, d’un amore folle, scandito a suon di gol. Una vigilia in cui i ricordi ti vengono a cercare, perchè il passato è scolpito nella memoria, anche dopo i titoli di coda. C’è stata Napoli nella vita di Higuain, forse l’unico cruccio è proprio aver vissuto poco la città. A bordo di un taxi, un giro a Posillipo, nel centro salottiero per un po’ di shopping o magari al centro storico. Una Napoli che guardava dal finestrino oscurato, poi per gioco chiedere informazioni e salutare la gente. Gente che guardava allibita: “Ma sei Higuain?”. Poi, più in là Capri, la Costiera Amalfitana. Con Positano in cima alla lista dei desideri. Lui, il Pipita, cocco di mamma o di mammà, proprio come i napoletani. Va al ristorante con la mamma, va in giro con la mamma, vive meglio con la mamma in tribuna, abbatte la riservatezza per la mamma, che mostra attraverso i social mentre gustano il sushi. Cuore di mamma. Poi, l’altra donna, nella vita del campione uomo normale. Disavventure che appartengono agli “umani”: un po’ di cronaca rosa, un po’ di leggenda metropolitana. Alla vigilia della gara sarà un anno. L’epilogo della liaison con Lara Wechsler. Tutta colpa del web, che mitraglia foto del Pipita e Rojo in compagnia. Lara è a Napoli ed aspetta per un chiarimento necessario. Ma la cena del riavvicinamento, a due giorni dalla gara di Udine, diviene anche l’ultimo, fatale incontro, prima d’un viaggetto a Capri da naufrago. C’eravamo, anzi si erano tanto amati…Lui e Lara, così, come lui e Napoli.
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