A Napoli quando si sente nominare il nome di Antonio Careca, a tutti i napoletani, vengono in mente i ricordi degli anni d’oro quando insieme a Maradona, ha fatto sognare tutto il popolo partenopeo.
Lui nacque in una cittadina brasiliana, Araraquara, nello stato federale di San Paolo, il 5 ottobre del 1960. Iniziò a scendere in campo tra i professionisti nel 1977, con il Guarani, in cui realizzò ben 13 reti in 28 partite, numeri incredibili per chi è alla prima stagione nella massima serie. Quell’anno, grazie anche ai suoi gol, il Guarani vinse il campionato per la prima volta nella sua storia. Con quella maglia, ci giocò fino al 1982, arrivando all’incredibile cifra di 109 reti.
Subito dopo passò al San Paolo e anche qui i gol non mancarono. Decine e decine di reti realizzò l’attaccante brasiliano che in patria arrivò ad essere uno dei migliori, proprio per questa sua facilità di centrare la porta ogni qual volta che aveva l’occasione giusta. Al termine delle quattro stagioni, si contano nello score di Careca, la bellezza di 115 gol in 191 partite, numeri incredibili che lo avvicinarono all’Europa, più precisamente a Napoli.
Dal San Paolo, a un altro San Paolo, quello di Fuorigrotta. Il Napoli lo pagò 4 miliardi di lire, cifra molto importante per un giocatore straordinario, che aveva espresso tutto il suo talento solo in Sudamerica. Divenne pian piano il punto di riferimento dell’attacco azzurro insieme a Maradona e Giordano, formò il famoso trio detto MA.GI.CA. di cui ancora oggi è vivo nella mente di tutti i tifosi azzurri. Con Careca si partiva quasi sempre con un gol di vantaggio, perchè era il classico attaccante di razza, che sfruttava ogni palla in area di rigore, inoltre come cantavano tutti i paganti dello Stadio San Paolo, tirava la bomba.
Un brasiliano e un argentino, li in attacco, fecero grande il Napoli alla fine degli anni ’80 e agli inizi degli anni ’90. Infatti Careca con la maglia azzurra riuscì a vincere una Coppa UEFA nel 1989, un Supercoppa Italiana e uno Scudetto nel 1990. In tutto, sono state sei le stagioni del brasiliano ai piedi del Vesuvio, tutte intense e piene di amore reciproco tra lui e i napoletani. Non a caso ancora oggi è ricordato come uno dei più calciatori più forti a vestire quella maglia . L’amore del pubblico, Careca se lo conquistò non solo dando sempre il tutto per tutto in campo, ma anche e soprattutto a suon di gol, 96 totali e per soli 4 centri, non arrivò alla cifra tonda di 100. Dopo Napoli, piccola esperienza in Giappone e poi il ritorno in Brasile dove chiuse la carriera da calciatore. Ancora oggi, Antonio quando torna a Napoli per commentare le partite, riceve lo stesso amore di quello degli anni d’oro quando scendeva in campo a fare gol per il suo Napoli.