CdS – Duvan Zapata, un “nove” classico, ma mai il Napoli ha ipotizzato davvero di riportarlo a casa
La zona avanzata del Napoli ormai ha una schiera di giocatori di qualità, che forse qualche mese fa, con l’addio di Higuain prima e l’infortunio di Milik dopo, nessuno si sarebbe aspettato. Ma il Napoli ha ancora un altro attaccante di qualità, che non avendo avuto mai lo spazio meritatosi, con Higauin che gli faceva ombra, è stato passato in prestito all’Udinese. Ed è lì che ora Duvan Zapata spera di restare. Ecco quanto scrive oggi il Corriere dello Sport in merito al colombiano. “Duvan Zapata. E’ il centravantone che sa buttarla dentro. Otto reti in campionato, nove stagionali con quella in Coppa Italia. Concreto. Mai bello però balla. Ha fisicità e percezione della porta. La sente, la vede, la prende. Un nove classico. Fa a spallate, sgomita e svetta, di testa va alto e coi piedi travolge. Non è proprio quello fatto apposta per Sarri. E infatti mai il Napoli ha ipotizzato davvero di riportarlo a casa; neppure a gennaio quando ha preso Pavoletti. Né l’estate scorsa quando avrebbe potuto riprenderlo dall’Udinese pagando una penale di un milione di euro. Mai. Però ha qualità. Ed è un patrimonio da valorizzare. Costò sette milioni di euro. C’era Benitez in panchina, era il 2013. Ultimi giorni di agosto. Glielo consigliò Pellegrino, suo vice ai tempi dell’Inter e allenatore all’Estudiantes di quello che appena arrivato De Laurentiis volle si chiamasse Duvan. Perché Zapata storicamente aveva analogie con altri e non sempre felici destini. Quindici gol in due anni. Spezzoni più che partite. C’era Higuian davanti a lui e non poteva fare di più. Non ne poteva più. Così è andato a Udine. Due anni in prestito. E ci rimarrebbe ancora volentieri, tant’è che s’è pronunciato: «Speriamo mi comprino». Forse lo spera anche il Napoli. Ma non è questo certamente un problema. Mai lo sarà. Zapata ha estimatori ovunque. Ogni estate c’è stata la fila per lui. Italia, l’Europa intera e anche dal Sudamerica. I gol valgono e con lui ci faranno tutti un affare. Chi lo prende. E il Napoli. Che lo venderà”.
