Il napoletano Pisacane: “Sono nato povero ma non delinquente”
«Nascere poveri non vuol dire essere delinquenti. Ho avuto una vita difficile, ma si deve saper dire di no». Fabio Pisacane a tutto campo. La malattia, il premio fair play dell’Uefa, per aver denunciato una combine, e quello del quotidiano londinese Guardian. Il difensore e il Cagliari. «I tifosi mi sostengono? Ringrazio tutti: la gente, il tecnico, il presidente e la società». Dignità e senso civico: l’abc del rossoblù nato a Napoli, Quartieri Spagnoli: «Capisci un po’ prima degli altri cosa sia vivere». «LA FAVOL…A»La presentazione del libro «La favol…A» Graus editore, incasso in beneficenza per la ricerca fa riannodare il nastro. Calcio e comportamenti. «Pisacane è una persona normale, non un eroe», dice l’autore, Antonio Martone. All’Hotel Regina Margherita, intervengono l’assessore comunale Nando Secchi, i «direttori» del Cagliari, Mario Passetti (marketing) e Stefano Capozucca, il d.s., che dice: «Lo conosco dai tempi del Genoa. È arrivato in Serie A con merito e valori». Applaudono anche Borriello, Tachtsidis, Faragò, Miangue, Colombo, Salamon e Alves. Il libro gira nelle scuole e nelle periferie di mezza Italia. Fabio Pisacane, tra passato e presente: «Ho abbandonato dopo la terza media. Non capivo quanto contasse studiare: ragazzi, non lasciate la scuola». Spazio alla malattia superata da giovane, con il rientro, voluto da Cosmi, nel 2004. Ma anche il feeling con Borriello e le gioie col Cagliari: «Il top? Il 30 a Bari per la promozione e l’esordio in A con l’Atalanta». Infine la Lazio, prossimo avversario: «Vogliamo centrare un obiettivo importante di fronte ai nostri tifosi».
Fonte: gasport