R. Auriemma: “La zona buia del Napoli dura 15 minuti, perche’ vengono quei quindici minuti no…”
Raffaele Auriemma lo spiega nel suo editoriale suk Corriere dello sport:
“Cè una zona buia nel Napoli ed è quella che va dal minuto 1 al 15 del secondo tempo. E’ come se la squadra tornasse in campo, dopo l’intervallo, sprovvista del necessario agonismo per evitare la rimonta dell’avversario oppure per rimediare a una situazione di svantaggio. Anche in questo caso la sensazione è stata supportata dagli elementi statistici, dai numeri che confermano il calo che la squadra di Sarri lamenta proprio quando sarebbe necessario ripartire. A cominciare proprio dai gol subiti. Sono complessivamente 30 in campionato, così suddivisi: 9 nei primi tempi e tutti gli altri nella seconda frazione di gioco. Più precisamente, nove dal 45’ al 60’, quattro dal 60’ al 75’ e otto dal 76’ al 90’. Ma chi ha segnato al Napoli in quella “zona grigia” che va dal 45’ al 60’? Si parte con la seconda giornata, Napoli-Milan, con Niang e Suso che pareggiano momentaneamente il conto al 51’ e al 55’. Poi, quarta giornata, Napoli-Bologna, fa pari Verdi al 56’; ottava giornata Napoli-Roma, Dzeko al 54’; 11ª giornata Juve-Napoli, Bonucci al 50’; 12ª Napoli-Lazio, segna Keita al 54’; 13ª Udinese-Napoli, gol di Perica al 59’; 17ª giornata Napoli-Torino, segna Belotti al 58’; 18ª giornata Fiorentina-Napoli e rete di Bernardeschi al 51’. In Champions, prima Real-Napoli con reti di Kroos e Casemiro al 49’ e al 54’ e al ritorno due volte Ramos al 52’ ed al 57’. Idem anche in Coppa Italia: Juve-Napoli e gol di Dybala al 49’. Ci sono anche altri elementi a supporto di una valutazione sul calo di concentrazione. Perché di tale trattasi, abbassamento della tensione agonistica, necessaria per 90 minuti in tutte le sfide del campionato italiano. La conferma arriva anche dall’analisi dei salvataggi effettuati dalla squadra. Complessivamente, gli azzurri vantano un dignitosissimo secondo posto, immediatamente dietro alla Juventus che conta solo 52 salvataggi effettuati nelle 28 partite di campionato. Il Napoli ne ha 65, a dispetto del primo posto (o ultimo che dir si voglia) di Milan ed Empoli con 111 salvataggi in stagione. Ma se andiamo a rifinire il dato al quarto d’ora iniziale del secondo tempo, allora la posizione degli azzurri peggiora: undicesimo posto con 14 salvataggi effettuati in quel lasso temporale, mentre l’Atalanta mostra la maggior tenuta nervosa in quella porzione di gara, con soli 7 salvataggi. Chiusura con gli errori difensivi, alcuni dei quali tramutati in gol dagli avversari. Ebbene, Il Napoli ha fatto meglio soltanto di Palermo, Pescara e Crotone, con 13 errori commessi dalla difesa, 6 dei quali diventati gol nella porta di Reina. E’ un tema, importante, di valutazione per avere una vera crescita in termini di risultati e per provare a vincere più spesso”.