Nella nuova era di Ventura spazio a due napoletani
Oltre insigne Ciro Immobile conquista ventura
I mmobileBelotti 10 se l’è guardata in tv: a Giampiero Ventura ieri sera bastava e avanzava. Perché li conosce a memoria, dopo averli allenati, cresciuti (nel senso di fatti Gli attaccanti della Nazionale si sono sfidati ieri in campionato lanciati. E perché almeno su loro due, su Ciro Immobile e Andrea Belotti, non ha dubbi. Oggi sono la sua coppia d’attacco: se sarà 352 li vorrà un po’ più larghi, in un 424 si ritroveranno per forza più vicini e più centrali, così come nei club. Come in LazioTorino di ieri sera, test vissuto molto diversamente dai due attaccanti. Anche in chiave Nazionale. Immobile ha fatto le prove di una partita ad alta percentuale di coinvolgimento offensivo, come si spera sia ItaliaAlbania fra dieci giorni: la Lazio, in particolare Felipe Anderson, gli ha permesso di guardare a lungo la porta, quasi di annusarla, finché gli è arrivata la palla giusta per «rubare» un gol. Il suo attimo gol. Belotti ha riassaggiato almeno per un’ora il sapore di un ruolo che non ama in sé come potrebbe? ma sa costringersi ad amare: centravanti di fatica di una squadra schiacciata e da trascinare fuori dal fango della sua trincea. Ci auguriamo di no, ma a settembre potrebbe servire anche questo genere di sacrificio, contro la Spagna. Immobile ha segnato, Belotti ha aiutato Maxi Lopez a segnare, mettendo tutto il suo repertorio di centravanti nel guadagnare la punizione da cui è nato il temporaneo 11. Ventura non poteva chiedere molto di più: Ciro e Andrea restano il suo oro, la polvere offensiva distillata da un campionato che fra i primi sei marcatori oggi ne ha due italiani. Negli ultimi anni a fine campionato era già successo Di Natale, Pazzini, Toni, Gabbiadini, Berardi e Pavoletti, oltre a Immobile ma mai entrambi punti fermi della Nazionale. Quei due possono essere il simbolo di una nuova era anche per questo.
Fonte: gasport