Contro l’Inghilterra, nei quarti di finale dei Mondiali del 1986 disputati in Messico, Diego Armando Maradona segnò quello che è stato definito il ‘goal del secolo’, recuperando palla nella propria metà campo e andando poi in goal dopo una corsa palla al piede e dribblando diversi avversari.
Quella è stata, però, la rete del raddoppio per la nazionale argentina, che in precedenza aveva sbloccato la gara con un goal di ben altro genere: su un cross in profondità sul quale il portiere Shilton era uscito in presa alta, infatti, Maradona saltò e anticipando l’avversario mise la palla in rete; peccato, però, che il tocco non avvenne di testa ma di mano, con l’arbitro che non vide la scorrettezza per la disperazione degli inglesi. “La mano di Dio”, la definì nel post-partita lo stesso numero 10 argentino. Un gesto entrato nella leggenda del calcio e che Maradona ha cercato di replicare trent’anni dopo.
In occasione di una partita amichevole di calcetto, cui hanno preso parte anche Maradona e Aimar assieme ad alcune stelle del calcio coreano, disputata ieri in Corea a margine della presentazione del Mondiale U20 2017 che si svolgerà proprio nel Paese asiatico, l’ex campione argentino, oggi ambasciatore del calcio cinese, ha cercato di replicare il suo famoso ‘tocco’ di mano dandone poi testimonianza con una foto postata sul suo profilo Facebook.
Per la cronaca, questa volta la palla è terminata fuori e l’arbitro, accortosi del gesto, ha rifilato all’ex Pibe de Oro un cartellino giallo. Furbata a parte, Maradona ha incantato il pubblico presente con alcuni colpi dei suoi, compreso un goal su calcio di punizione.
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