CdS – Zidane: «Fortuna? No, 3-1 da noi e qui, è classe…»
Tutto come previsto. Zinedine Zidane, che il calcio l’ha disegnato da giocatore, anzi da genio e fuoriclasse, questa partita l’aveva dipinta lunedì da allenatore, nella conferenza di presentazione al San Paolo: bisogna soffrire e lasciare tutto in campo fino all’ultimo minuto, aveva detto, e poi bisogna affidarsi alle giocate. Ai gesti tecnici: «Perché il calcio è così», la sua sentenza. E così è stato: il Real ha stretto i denti, anche molto nel primo tempo, e poi a lungo andare ha trovato il doppio colpo del campione (Sergio Ramos) e la qualificazione ai quarti. «E non si dica che siamo stati fortunati: a fare la differenza è stata la nostra qualità».
SOFFERENZA E REAZIONE. E allora, il trionfo di Zizou. Del Real di Zidane e dei fenomeni. Ha ragione, il tecnico del Madrid: quando puoi contare su un mix di grandi giocatori, campioni e fuoriclasse può accadere di tutto. Anche ribaltare una storia cominciata molto male: «Sì, nel primo tempo abbiamo sofferto tantissimo e non siamo riusciti a fare quello che avremmo voluto, anche perché il Napoli ci ha messo in difficoltà venendo a pressare molto alto. Poi, però, nel secondo tempo siamo riusciti a cambiare e a giocare molto meglio. Anzi, molto bene».
Lo spartiacque è di certo il primo gol di Sergio Ramos. Su azione d’angolo come il secondo: «Beh, fanno parte del calcio anche gli angoli. E comunque nella ripresa abbiamo avuto tantissime occasioni e alla fine è arrivato anche il terzo gol di Morata».
«NIENTE FORTUNA».
Il quadro è molto chiaro, ma Zidane evidenzia e sottolinea. «Se siamo stati fortunati? Non esiste fortuna nel calcio, non esiste: abbiamo vinto 3-1 al Bernabeu e 3-1 al San Paolo. Non è fortuna, in nessun modo: sono risultati di qualità». Di certo il Real non s’è scomposto dopo l’avvio balbettante al cospetto di un Napoli più motivato, più aggressivo e affamato. «Sì, ripeto, all’inizio abbiamo sofferto molto, moltissimo, perché abbiamo cominciato male la partita, ma non si può sempre fare tutto bene». Non fa una piega. «Sapevamo che in questo campo c’è tanta pressione e che il loro avvio sarebbe stato così intenso. E sappiamo anche che avremmo potuto esprimerci meglio: io, però, mi tengo quello che abbiamo messo insieme nella ripresa. Guardo a quello». Già, proprio così: qualcosa è cambiato nell’intervallo. «Tra il primo e il secondo tempo abbiamo parlato della situazione, della partita negli spogliatoi: ci siamo detti che avremmo dovuto modificare qualcosa, che avremmo dovuto essere più compatti. Convinti. Che avremmo dovuto reagire e così è stato: abbiamo giocato tanto nella loro metà campo, creando diverse occasioni e segnando tre gol».
MALEDIZIONE ITALIANA. Fatto sta che dopo la Roma è toccato al Napoli, subire le conseguenze della legge di Zidane. Dei campioni d’Europa e del mondo di Zizou. Sarà mica la maledizione delle italiane? «Io? No, assolutamente. Ho perso tante partite anche in Italia ma ho vinto questa. E sono contento». Finale su Bale e Cristiano Ronaldo, piuttosto criticati dai media spagnoli: la formula BBC non convince, soprattutto in fase difensiva. «Non sono d’accordo: sia Bale sia Cristiano si sono sacrificati in chiusura e hanno aiutato i compagni. Nel primo tempo abbiamo giocato male tutti. Tutta la squadra».
Fonte: CdS