Lega Pro, la Juve Stabia cade a Foggia

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Foggia-Juve Stabia 1-0
FOGGIA (4-3-3): Guarna 6.5; Loiacono 6.5 Martinelli 6 Coletti 6.5 Rubin 6.5; Agazzi 6 Vacca 6 Deli 6 (26′ st Gerbo 6.5); Sarno 6 (33′ st Agnelli 6) Mazzeo 7 (24′ st Sainz Maza 6) Di Piazza 6.5. A disp.: Tucci, Figliomeni, Chiricò, Empereur, Sicurella, Dinielli, Pompilio, Sanchez, Gerbo, Faber. All.: Stroppa 6.
JUVE STABIA (3-5-2): Russo 6.5; Atanasov 5 Morero 5.5 Santacroce 6 (14′ st Liviero 5); Izzillo 6 Capodaglio 6 Mastalli 5 (14′ st Marotta 6.5) Lisi 6 (33′ st Cutolo 5) Cancellotti 6; Kanoute 6 Paponi 5.5. A disp. Bacci, Matute, Manari, Giron, Salvi, Allievi, Esposito, Rosafio, Ripa. All.: Fontana 5,5.
ARBITRO: Fourneau di Roma 6.
Guardalinee: Benedettino-Fusco.
MARCATORE: 44′ Mazzeo (rig.).
ESPULSO: 44′ st Morero (J) doppia ammonizione.
AMMONITI: Morero (J), Vacca (F), Marotta (J), Guarna (F), Liviero (J).
NOTE: Spettatori 12 mila circa (abbonati 3708). Angoli 6-1 per il Foggia. Prima dell’inizio osservato 1′ di raccoglimento in memoriia di Roberto Fiore, ex presidente della Juve Stabia recentemente scomparso. Recupero, 0’ pt, 5’ st.
Foggia
Sorpasso doveva essere e sorpasso è stato. Anche di rigore se proprio vogliamo dirla tutta. Il Foggia in un sol colpo si libera della Juve Stabia (ora a +10, addio?) e del Lecce che perdendo ieri contro la Virtus Francavilla deve mollare il primo posto ai satanelli in irresistibile rimonta. Sarà vera gloria? Già dalla prossima partita il Foggia dovrà dimostrare di aver tratto tesoro dagli errori del passato per conservare la prima piazza e adesso andare avanti verso l’agognata serie B.
Ieri contro la Juve Stabia c’erano tutti i presupposti perché la partita andasse sui binari poi effettivamente tracciati dalla formazione di Stroppa. Inizio tambureggiante dei padroni di casa, almeno due palle-gol sciupate da Di Piazza nella prima mezz’ora. Ritmo sempre più incalzante, ma il gol non arrivava anche per una certa imprecisione dei rossoneri. Ma poi, quando la partita andava spegnendosi su un vivace 0-0 nell’intervallo, è arrivato il momento decisivo. Da una rimessa sul fondo Sarno (fino a quel momento evanescente) veniva ostacolato energicamente da Lisi che lo stendeva dentro l’area di rigore. Un fallo piuttosto marchiano che il direttore di gara sanzionava con il penalty. Il coraggioso Mazzeo (suo l’errore con l’Akragas appena sette giorni prima) andava dal dischetto, i 12 mila dello Zaccheria tr

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attenevano il fiato, ma la battuta stavolta era perfetta a spiazzare il portiere stabiese con la palla che terminava in rete sul lato opposto. Vantaggio meritato per la formazione di Stroppa e squadre negli spogliatoi con i piani da rivedere. Specie per la Juve Stabia.
Secondo tempo. La formazione di Fontana è apparsa rinunciataria nella prima frazione, molto più determinata nella ripresa specie con l’ingresso in campo di Marotta.

Ma è stata forse una mossa tardiva. Le Vespe hanno infatti dato l’impressione di voler gestire il pareggio per provare a colpire magari nelle ripartenze. Il Foggia ha avuto il merito di rompere l’equilibrio del match entro i primi 45′ così nella ripresa ha potuto meglio controllare le sfuriate offensive dei campani per pungere a sua volta in contropiede. Sul taccuino abbiamo registrato per gli stabiesi una conclusione di Kanoute dopo 2′ del secondo tempo (diagonale di poco alto) e, nel finale, un tiro ravvicinato del dinamico Marotta (supentrato a Mastalli) che però veniva ben controllato da Guarna in una difficile parata ravvicinata.
La formazione di Fontana, ormai forse rassegnata a giocarsi i playoff, nel finale chiudeva in inferiorità numerica per l’espulsione di Morero (doppia ammonizione) che stendeva piuttosto platealmente Di Piazza che provava a ripartire sulla linea dei centrocampisti con tutto il corridoio libero davanti. Il Foggia portava a casa un risultato prezioso, forse il più importante della stagione. Ma ora a dieci partite dalla fine bisognerà anche che la formazione di Stroppa di aver capito come si vince e si resta a galla. Soffrire (ancora) di vertigini a queste latitudini è vivamente sconsigliabile anche per le coronarie degli appassionati supporters rossoneri.

Corriere dello Sport

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