Il Roma – Cucci: “Napoli, Basta follie finali”

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In novantacinque minuti la storia di un Napoli bellissimo che ha provato a suicidarsi. Ha un potenziale offensivo enorme, ha esibito forse il miglior gioco dell’anno davanti a una Roma che vale un test probante, negli ultimi 20 ha sprecato altri due gol poi ha scoperto di avere una difesa che s’arrangia fino a quando la palla sta nella trequarti avversaria ma si sgonfia davanti ai nemici arrembanti. E cosí invece di andarsene con i due gol di Mertens negli occhi – e gli assist mirabili di Insigne – ti restano incancellabili le folli meraviglie di Reina e la sua incazzatura con i compagni spaventati da una Roma disperata. L’urlo della vittoria poteva arrivare al cielo, quasi ti si strozza in gola. Era nata una grande lezione di calcio impartita ai secondi della classe anche dall’ultimo arrivato, il Rog inspiegabilmente celato alla vista del popolo (e già sento dire: allora De Laurentiis aveva ragione, a Madrid); dopo il 2-0 ho registrato un fragoroso minieditoriale di Bergomi: «Quanta qualità ha messo oggi in campo il Napoli!»; ero pronto a cantare l’impresa non con il mandolino ma con la cetra: ma alla fine la vince lo scoramento non tanto per il rischio di cinque minuti folli ma per le tante occasioni perdute in una stagione nata fin dal primo gol di Mertens a Pescara per scrivere la storia, per cogliere un premio tricolore. E invece si cerca, anche quest’anno, l’ennesima consolazione: un posto nell’Europa che conta. Dries bomber è una invenzione tecnica memorabile, cancella formule di compromesso come “falso nueve” e il rimpianto per il Pipita perduto: perché non accompagnarla con un Koulibaly o un Albiol altrettanto degni di gloria? Perché buttare tanta bellezza cercando – e trovando – la perfezione offensiva (addirittura, come ieri, buttando in campo anche Milik) e non impegnarsi nella costruzione di una difesa intelligente, rocciosa e impavida arruolando mastini invece di volpi? Lo sa solo Sarri che ha ancora un’occasione per onorare la sua imperfetta bravura: il Real non è imbattibile. Sfoderi tutta la sua magía. Non è mai troppo tardi.

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Fonte: Il Roma

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