GdS – La gara in due parole: Sarri non gestisce, Allegri cambia più moduli durante la partita
Chiamate Napoli 3131. La squadra di Sarri cade a Torino nell’andata delle semifinali di Coppa Italia, vittima dello stesso risultato di Madrid contro il Real in Champions League. Sconfitta con largo contorno di polemiche, la Juve ha vinto grazie a due rigori, l’ultimo dei quali arrivato in fondo a un’azione nata da un penalty non concesso al Napoli. In un certo senso Sarri incassa l’insuccesso perfetto perché gli alibi abbondano, ma parliamo del terzo rovescio in due settimane tra coppe e campionato: chiari segni di frenata, forse di declino. La Juve per contro ha infilato la 35a vittoria di fila allo Stadium, in competizioni nazionali. Non capiremo mai fino in fondo gli allenatori. Allegri aveva reagito con prontezza alla batosta di Firenze in campionato a metà gennaio: stop alla solita tiritera del 352, via libera a un innovativo e coraggioso 4231, con Cuadrado freccia alata. Un mese e mezzo di risultati e prestazioni, fino alla retromarcia di ieri sera, quando l’allenatore ha estratto dal cilindro un 3412 spurio e per nulla funzionale all’avversario. Allegri si è corretto in corsa verso la mezz’ora del primo tempo, però la squadra non l’ha capito, ci sono stati fraintendimenti e negli attimi in cui Allegri urlava «a quattro, a quattro!», è maturato il vantaggio del Napoli. Sembrava di ascoltare una vecchia canzone di Lucio Battisti, «Confusione». Dopo l’intervallo dentro Cuadrado, ripristino del 4231 e subitaneo miglioramento, con rovesciamento di risultato. Che bisogno c’era di travestirsi da futuristi sperimentalisti in un match tanto importante e buttare via 45 minuti?
Fonte: GdS