Quella che domani si giocherà allo Juventus Stadium è sempre uno spettacolo, è sarà sempre la partita delle partite, però nell’immaginario comune l’erede designata della grande epopea di Diego è lei: la sfida del 31 ottobre 2009 all’Olimpico. Juventus-Napoli 2-3: una rimonta pazzesca, una serata pazzesca che scolpì per sempre nel cuore del popolo azzurro la sagoma di Marek Hamsik. Sì, dell’era De Laurentiis è proprio quella la passerella memorabile dagli azzurri a Torino, ma domani allo Stadium è in ballo il primo atto della semifinale di Coppa Italia ed è impossibile non ripensare alla finale giocata in un altro Olimpico, quello di Roma, il 20 maggio 2012. A vincere, e ad alzare il primo trofeo dopo il fallimento, fu il Napoli: il precedente non è niente male.
L’ALTRA FINALE
E allora, via le brutte sensazioni e sotto con la galleria dei ricordi più belli: perché Juve-Napoli, dicevamo, è sempre uno spettacolo. E’ il clou che in questi giorni, per gli effetti che lo scontro di Champions con il Real e la sconfitta con l’Atalanta hanno prodotto, non è ancora stato assaporato a dovere dal mondo azzurro. Che però ogni anno vive per questa partita. Vive di questo testa a testa pieno di significati che domani, tra l’altro, vale una fetta della finale di Coppa Italia. Ecco, comunque vada non saranno Napoli e Juve a contendersi il trofeo: a differenza di quel che accadde nel 2012 a Roma. All’epoca, a spuntarla fu il Napoli di Mazzarri e dei Tre Tenori: 2-0, con gol di Cavani su rigore e Hamsik, e lacrime di uno strepitoso Lavezzi al passo d’addio.
IN SUPERCOPPA
Quella di cinque anni fa non è però l’unica finale giocata dalle due squadre negli ultimi anni: in mezzo, ci sono anche quelle di Supercoppa. Due, per la precisione: una giocata a Pechino l’11 agosto 2012 ancora con Mazzarri, vinta dalla Juve per 4-2 tra mille polemiche causate da una serie quantomeno discutibile di decisioni arbitrali (gli azzurri, per protesta, disertarono la premiazione); e un’altra giocata il 22 dicembre 2014 a Doha con Benitez, conquistata dal Napoli dopo i calci di rigore. E dopo aver recuperato due volte lo svantaggio con altrettanti gol di Higuain, oggi bianconero, nei tempi regolamentari (2-2 il finale). Infinita, la serie dei tiri dal dischetto: interrotta al nono tentativo dalla parata di Rafael su Padoin.
DALLA B ALLO SCUDETTO
Oltre alle finali, però, ci sono tanti altri capitoli scritti in campionato e Coppa Italia, a partire dalla serie B, sin dal 2006: dieci anni e mezzo. Con una curiosità: il primo Napoli-Juve dell’era De Laurentiis risale al 27 agosto 2006, e dunque alla qualificazione agli ottavi della Coppa Italia 2006-2007 ancora dopo i calci di rigore. E dopo il 3-3 in rovesciata pazzesca di Paolo Cannavaro al minuto 122. Le due squadre, all’epoca, erano le reginette della Serie B, mentre domani allo Stadium ci arrivano con i gradi di pluricampione d’Italia e di concorrente più agguerrito degli ultimi anni.
MAREK E GONZALO
In totale le vittorie del Napoli a Torino con la Juve sono 7, e l’ultima, nonché unica dell’era De Laurentiis, risale al 2009: un 3-2 in rimonta firmato da Hamsik (doppietta) e Datolo, eroici nel ribaltare il 2-0 siglato da Trezeguet e Giovinco nel primo tempo e a regalare un successo in casa bianconera dopo un’attesa lunga ben ventuno anni. Dall’epoca, poi, un pareggio e 7 sconfitte. Amarissime le ultime due in campionato: quella della stagione precedente, con gol di Zaza in coda, costò lo scudetto; quella per 2-1 dell’andata del campionato in corso, invece, porta la firma del Pipita Higuan. Il grande ex. L’uomo di un destino crudele.
Fonte: Fabio Mandarini (CdS)