Non è un caso se l’Atalanta, così come Gasperini, pare siano diventatati la bestia nera del Napoli e di Maurizio Sarri. Il tecnico riesce ad “imbrigliare” il calcio del tecnico parteno-toscano. La Gazzzetta dello Sport analizza così:
Caldara che va a segnare, Petagna che difende ogni pallone davanti: è la perfetta sintesi di questo nuovo-vecchio calcio totale proposto da Gasperini. Il tecnico bergamasco sembra avere l’antidoto al calcio di Sarri: il Napoli — che arrivava da 14 risultati utili consecutivi — in casa aveva sempre segnato nelle precedenti 24 partite di campionato e l’ultima volta in assoluto che era rimasta a secco, guarda un po’, era stata proprio all’andata, contro l’Atalanta. E l’unica altra partita senza gol era stata con il Genoa di Juric, primo allievo del Gasp. Perché? Quasi semplice. Il Napoli è squadra corta, ma ne trova una ancora più corta, che fa una clamorosa densità, asfissia spazi e taglia angoli di giocata, applica un pressing «a invito» lasciando l’impostazione al meno dotato, Maksimovic. L’aggressione in marcatura toglie tempo individuale ai palleggiatori del Napoli, costretti ad accelerare la giocata e poco brillanti nell’uno contro uno. Solo Mertens riesce a saltare una volta Caldara al limite dell’area a fine primo tempo fallendo la chance del possibile 1-1 che forse avrebbe cambiato lo scenario.