Probabilmente il segno lo lascerà. Il rapporto tra società e Comune, già traballante, non migliorerà certo dopo il comunicato del club azzurro in risposta al sindaco napoletano: «Nella narrazione di De Magistris è il Calcio Napoli che non ha voluto uno stadio nuovo e la scelta di continuare a giocare a Fuorigrotta, previa ristrutturazione della struttura, sarebbe frutto di un accordo condiviso. Che la società non abbia voluto uno stadio nuovo è affermazione clamorosamente infondata. Il Calcio Napoli ha cercato, e cerca ancora, spazi e terreni idonei alla realizzazione di un nuovo stadio facilmente raggiungibile dai tifosi, ma non ci sono condizioni per concretizzare questo progetto». Il Napoli lamenta il fatto che il progetto di riqualificazione del San Paolo sia stato bocciato dal Comune e difende l’idea di uno stadio da 20.000 posti con 5000 tagliandi da destinare alle fasce meno abbienti: «Assume connotazione quasi parodistica l’affermazione che senza l’intervento del Comune la prossima gara di Champions non si sarebbe potuta disputare al San Paolo visto che se fino ad oggi le gare del Napoli si sono svolte a Fuorigrotta il merito è da ascriversi al club avendo anticipato negli anni ingenti spese che, ancora oggi, non sono state rimborsate».