Una città in amore. Benevento e la sua squadra di calcio si fanno di nuovo gli occhi languidi. La gente riscopre i giorni della promozione in B e si mobilita per una partita, quella con il Bari, che può significare tanto in chiave futura per un ulteriore salto di categoria. Un sogno che cambia la sua sostanza di settimana in settimana e che “rischia” di trasformarmi presto in realtà. E allora al diavolo il calcio moderno, quello della poltrona comoda e della Tv a 40 pollici: bisogna essere protagonisti anche sugli spalti, partecipare, essere presenti.
Con due giorni ancora disponibili di prevendita, si avvicina a grandi passi la soglia del tutto esaurito. I posti complessivi del Vigorito, travolto da mille prescrizioni nel corso degli anni, sono scesi dagli originari 25.000 agli attuali 13.847. La sicurezza prima di ogni cosa, ma i vuoti sugli spalti sono assai visibili anche quando c’è il pienone. Pazienza. Ieri sera tra biglietti venduti nel capoluogo, abbonati (4.741) e quelli andati esauriti per il settore ospiti (mille) si era già arrivati a quota 9.000. Il record stagionale col Verona (9.325 presenze) pronto per essere stracciato. Profumerà di serie A il Vigorito, teatro domani sera di una sfida batticuore tra la matricola impertinente e la squadra della terza città più grande del Mezzogiorno (dopo Napoli e Palermo), che ha nel suo palmares 32 campionati di serie A e 49 di B, veri e propri quarti di nobiltà. Sono 13 i precedenti, una storia aspra iniziata 65 anni fa, un dramma sfiorato il 4 maggio del ’75 (scontri in curva tra le due tifoserie e partita sospesa al 5′ della ripresa sull’1-1 e poi ripetuta), ma anche tante stagioni di strade divise, a tal punto che dopo 40 anni quegli incidenti esistono solo nel racconto dei tifosi più attempati. La speranza è che si possa vivere una notte di grande sport, magari lasciando spazio alla solidarietà come ha fatto il gruppo di tifosi “Quelli che… Benevento”, che esporrà lo striscione “Ethan vinci per noi”, dedicato ad un bimbo barese di 7 anni che lotta strenuamente contro la leucemia. Poi sarà solo sana competizione tra due squadre fortissime che hanno voglia di regalare ai propri tifosi una serata di festa.
«Abbiamo grande rispetto per questo avversario – dice Marco Baroni – che è cambiato molto rispetto all’andata e che ha un organico di grande spessore. Ma noi andremo in campo come sempre per ottenere il massimo e per fare una prestazione sopra le righe. Contro una squadra come il Bari dobbiamo sbagliare pochissimo, senza mai perdere la nostra filosofia». Non cambierà molto nell’assetto il timoniere giallorosso, anche se dovrà fare a meno di capitan Lucioni, lo “stakanovista” della strega. Per sostituirlo farà qualche spostamento in orizzontale, null’altro: in difesa Pezzi scalerà al centro, Lopez riprenderà il suo posto sull’out sinistro. Un avvicendamento è pronto anche a centrocampo: a Vercelli Baroni ha giocato con due mediani davanti alla difesa, Del Pinto e Chibsah, ma al Vigorito uno dei due inizierà dalla panchina: «Se ho disponibili Viola e Buzzegoli, uno dei due andrà sicuramente in campo».
La formazione è insomma quasi fatta, anche se Baroni ci penserà fino all’ultimo per non sbagliare neanche un dettaglio. «Sceglierò in base alle motivazioni e alla serenità d’animo. Per me è importantissimo lo spirito con cui si scende in campo». La forza della mente più che la tecnica e la tattica: il Benevento è consapevole della sua forza, la concentrazione è già feroce. Dopo la rifinitura di questa mattina al Vigorito, Baroni diramerà la lista dei convocati. Ci sarà ovviamente Cragno, rientrato ieri sera da Coverciano dove ha partecipato allo stage azzurro di Ventura, sarà assente Puscas che ha subito un intervento al menisco e ne avrà per almeno 5 settimane. Sarebbe stato un ex domani sera.
Fonte: CdS