Gianluca Grava sta tracciando le basi per un futuro importante. I suoi ragazzi giocano come la prima squadra
Numeri importanti quelli del settore giovanile orobico che è il migliore d’Italia e paragonato a quello dell’Athletic Bilbao: 313 giovanissimi calciatori, 270 italiani e 43 stranieri. Una tradizione che va avanti da anni, tantissimi i talenti sfornati dall’Atalanta che si sono poi affermati nei grandi club fino ad arrivare alla nazionale, l’ultimo esempio Bonaventura (in questo momento ko per infortunio) protagonista del Milan e dell’Italia. Altri giovani ceduti di recente sono stati Brivio (trasferitosi al Genoa), Baselli e Zappacosta, tutti e due passati al Torino. Come si legge dalle pagine de Il Mattino altre cessioni illustri quelle di Consigli (Sassuolo) e Colombi (Cagliari), più indietro nel tempo quelle di Gabbiadini e Padoin. Un elenco infinito di giovani cresciuti a Bergamo e affermatisi in A tra i quali Montolivo, Morfeo, Zaza, Pazzini, Lazzari. Il settore giovanile azzurro. Dal 2014 è guidato da Gianluca Grava, ex difensore del Napoli di Mazzarri, che sta tracciando le basi per un futuro importante, l’allenatore della Primavera è Giampiero Saurini che fa giocare i giovani allo stesso modo del Napoli di Sarri proprio per consegnare in caso di necessità ragazzi già pronti all’uso. La cantera azzurra è un vecchio pallino del presidente De Laurentiis, quest’anno la Primavera, e non solo, sta facendo registrare un miglioramento in classifica rispetto alla scorsa stagione (attualmente è sesta).
La Redazione