Un passato da calciatore – 13 presenze e due gol con la maglia del Napoli nella stagione 2003-2004, quella pre fallimento – e un presente da opinionista, seppure via web. Perché oggi, nell’era del 2.0, bastano una cellulare e una connessione internet per diventare virali. È quello che fa adesso Gianluca Savoldi, figlio d’arte: suo padre Beppe è stato bomber del Napoli e non solo, al punto tale da conquistarsi il soprannome di Mister 2 miliardi (di lire), per quanto fu pagato all’epoca dal club azzurro per stapparlo al Bologna. Oggi Gianluca, che ha lasciato oramai il calcio giocato da anni, si diverte a commentare quanto accade e quanto gira attorno al mondo del pallone. E lo fa attraverso dei video pubblicati su un canale YouTube. «Perché i video sono più diretti rispetto a un testo scritto, e in certi casi sono anche più efficaci». Di recente l’oggetto delle sue analisi è stato il Napoli, ed in particolare il gioco di Sarri. «Non mi piace il suo essere così integralista», dice prendendo di mira anche l’organizzazione definitiva degli azzurri in occasione della sfida persa a Madrid contro il Real. Ma ci sono stati giudizi più duri, da allenatore che prende per… ad ottimo allenatore di Lega Pro. Frasi e analisi che non sono passate inosservate. «Preciso che di mestiere non faccio l’anti-Sarri. Anzi spesso l’ho anche difeso. Ma a mio avviso è troppo integralista ed è lento a leggere le situazioni. Non cambia quando c’è qualcosa da cambiare». E da qui anche la sentenza su Dybala. «Sarri con lui farebbe disastri», aveva detto in uno dei suoi video. «In realtà si trattava di una battuta, una provocazione per fare l’esempio. Perché credo che Allegri, altro contrario di Sarri, sia uno che nella lettura e della gestione delle risorse è più bravo». E poi la giustificazione. «A me dispiace non vedere un Napoli vincente. È una grande piazza e meriterebbe di vincere di più. Va bene il bel gioco, ma quello che conta sono i risultati anche perché vincere 7-0 o 1-0 alla fine è lo stesso: ti portano a casa sempre tre punti». Nei giorni scorsi l’agente di Sarri, Alessandro Pellegrini, lo ha anche ripreso tramite Twitter, riportando un commento di Bobo Vieri, che a differenza di Gianluca Savoldi apprezzava il gioco del Napoli. E poi parole pesanti verso l’ex attaccante figlio d’arte: «Almeno in questo video era sobrio». La replica di Savoldi jr: «A me sinceramente di quello che dice questo presunto agente di Sarri non interessa. Legalmente non esistono i procuratori degli allenatori, quindi per me lui non esiste. Non mi pare che Raiola sui social di Donnarumma». Ma resta aperta la questione legata alle sue analisi sul gioco di Sarri, analisi che in uno dei suoi video sul web vedono come protagonista anche Beppe Savoldi, utilizzato dal figlio come attaccante fisico in grado di mimare le azioni difensive del Napoli. «Mi diverto a fare questi video perché ho tante persone e tanti amici che mi chiedono un parere, ma non parlo solo del Napoli, mi capita di parlare anche di Juventus e Inter». E allora chiude con un commento sull’allenatore azzurro. «Sono convinto che per essere come Conte, Ancelotti o Capello deve diventare pragmatico, se no resterà come Zeman: che gioca anche bene ma non vince e a me dispiacerebbe molto non vedere un Napoli vincente”.
La Redazione