Miracolo Benevento, i sanniti conquistano il secondo posto
P.Vercelli-Benevento 0-1
PRO VERCELLI (3-5-2): Provedel 6; Legati 5,5 Bani 6,5 Luperto 6 (16′ st Konate 6); Berra 6,5 Emmanuello 6 Vives 6,5 (28′ st Castiglia 5) Palazzi 5,5 Mammarella 6,5; Morra 5,5 Aramu 6 (34′ st Vajushi sv). A disp.: Zaccagno, Germano, Eguelfi, Starita, Comi, Osei. All.: Longo 5,5
Falli commessi: 19
Fuorigioco fatti: 2
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 6,5; Venuti 6,5 (38′ st Lopez sv) Camporese 6 Lucioni 6 Pezzi 6,5 (38′ st Gyamfi sv); Chibsah 6 Del Pinto 6; Ciciretti 7 Falco 6,5 Pajat 5 (40′ pt Ceravolo 7); Cissè 6,5. A disp.: Gori, Melara, Bagadur, Viola, Buzzegoli, Matera. All.: Baroni 7
Falli commessi: 12
Fuorigioco fatti: 8
ARBITRO: Pasqua di Tivoli 5
Guardalinee: Intagliata e Lanotte.
Quarto uomo: Sacchi.
MARCATORE: 43′ st Ceravolo (rig.).
AMMONITI: 24′ pt Lucioni (B), 22′ st Mammarella (P) per gioco falloso.
NOTE: Spettatori paganti 1.200 per un incasso ai botteghini di 10.740 euro. Abbonati 1.689 per una quota di 9.647 euro. Angoli: 3-2 per la per la Pro Vercelli. Rec.: pt 1′, st 4′.
Tutto già visto: il Benevento sblocca alla fine, e Ceravolo diventa eroe da trasferta. Ha sempre segnato, nei passaggi vittoriosi fuori casa. Questo è più sofferto che mai, ma suggella il secondo posto dei campani per la quarta volta in stagione. Tutto è bene quel che finisce bene, allora. Il Benevento-diesel ha con sé forza d’urto e carattere che lasciano a Baroni segnali enormi: col blitz di Vercelli, e l’acuto del subentrato Ceravolo a 2’ dalla fine, diventano quattordici i gol segnati nell’ultimo quarto d’ora. Un crescendo che porta al successo in trasferta dopo tre mesi e mezzo.
CISSE’ SPOSTATO. La prima esclusione di Viola da quando gioca nel Benevento è scelta ragionata: per quel minimo di rotazione che Baroni applica ai suoi, ma anche con un occhio al quadro clinico perché il centrocampista non ha avuto una settimana facile. Fatto sta che in mezzo ci si perde un po’, compreso quel Chibsah che alcuni strappi se li concede ma soffre qualcosina. Mentre Ceravolo entra dopo quaranta minuti, per cause di forza maggiore: un pestone di Legati mette fuori causa Pajac, fin lì una specie di corpo estraneo per i sanniti. A quel punto Cissè si sposta a sinistra, provando a dare senso al 4-2-3-1. Di Ceravolo decisivo si è detto, e non solo per il rigore da tre punti nel finale. La ripresa porta in dote un altro Benevento: difficile, del resto, fare peggio del primo round per come la squadra di Baroni si fa schiacciare. Sarà il campo sintetico – è la prima volta in stagione che il Benevento vince su un terreno del genere – a mettere in difficoltà la seconda della classe, seguita al Piola da trecento tifosi. L’arbitro grazia la Pro Vercelli e Legati dal rigore – Ceravolo è abbattuto in area piccola – proprio quando il Benevento inizia a crescere. Al tramonto della partita, invece, è più fiscale che mai la valutazione sul contatto Berra-Cissè. Ceravolo è freddissimo dal dischetto e fa 1-0.
PRO IN CRISI. Può essere il contatto con le grandi, che fa della Pro Vercelli una squadra intraprendente: l’ultima vittoria è del 30 dicembre col Frosinone, da allora – sette partite – un solo punticino. E questa volta non esce affatto con le ossa rotte, nonostante il bilancio magro (quattro sconfitte nelle ultime cinque gare) e la panchina di Longo traballi. Altro infortunio, dopo quello pesante di La Mantia: Luperto lascia dopo un’ora.Corriere dello Sport