L’approfondimento – di R. Muni: “Tutti a testa alta tranne uno”

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Diciamocelo subito, chiaro e tondo: il Napoli ha fatto quello che ha potuto in casa dei galacticos. Se l’obiettivo era quello di tenere ancora vivo il discorso qualificazione, in vista del ritorno al San Paolo, possiamo dire che gli azzurri sono riusciti nell’intento. Due gol di scarto ma con il non trascurabile particolare del gol realizzato da Insigne, sono cosa possibile e gli azzurri ci proveranno con tutte le forze a disposizione. Chiaro che i favoriti restano i blancos di Zidane e non solo per il vantaggio accumulato al Bernabeu. InsigneSe l’obiettivo era quello di uscire a testa alta dal tempio del calcio mondiale, Sarri ed i suoi possono affermare, senza tema di smentita, di esserci riusciti. Se poi teniamo conto che, in contemporanea, l’Arsenal subiva una pesante cinquina per mano del Bayern Monaco, il risultato ottenuto in casa del Real può lasciarci soddisfatti. Anche l’obiettivo di crescita individuale e di gruppo può dirsi ottenuta poiché gare come quelle di mercoledì sera lasciano, inevitabilmente, qualcosa sotto il profilo dell’esperienza, qualcosa di cui ciascun azzurro e Maurizio Sarri per primo, avevano (…ed hanno…) un gran bisogno. SarriUn’esperienza che ci tornerà senz’altro utile negli anni a venire. Trent’anni fa, gli azzurri furono eliminati ancora dal Real Madrid e Butragueno spense i sogni di rimonta dopo il grande avvio ed il gol di Francini. Quell’esperienza permise al Napoli di trionfare in Europa, l’anno successivo, vincendo il primo e finora unico trofeo continentale. Se la storia è sempre fatta di corsi e ricorsi, abbiamo un motivo in più per ritenerci comunque soddisfatti. Abbiamo perso in Champions e rischiamo seriamente l’eliminazione ma a testa alta. Di questo sono consapevoli tutti, tifosi e opinionisti che hanno più volte ribadito che la strada intrapresa è quella giusta. D’altronde lo scotto del Bernabeu era un dazio che molte squadre pagano: il miedo escenico, a quanto pare, attanaglia molte squadre ospiti dei blancos. Fuori dal coro ha parlato il patron, Aurelio De Laurentiis, che si è platealmente lamentato per la mancanza di cazzimma di tutti, ad eccezione di Insigne. Evidentemente, deve credere davvero che sul piano della qualità non faccia molta differenza il valore dei cartellini dei calciatori, ignorando l’esistenza di categorie diverse di calciatori. santiago-bernabeu-stadium-1920x1080Sgradevole e fuori luogo la critica mossa al tecnico Sarri, colpevole, secondo il patron, di non utilizzare tutta la rosa in modo uniforme e di incaponirsi con Mertens centravanti. Probabilmente, De Laurentiis è certo che con Pavoletti, Rog e Maksimovic in campo, gli azzurri avrebbero sbancato Madrid. Nel calcio la controprova non esiste, tuttavia mi rimane difficile sposare tale tesi. La domanda che i tifosi si pongono, a questo punto, è: quali effetti avrà sulla squadra, il risultato di Champions, le tossine accumulate e le parole del presidente? E quale sarà la reazione di Sarri che, in prima battuta, ha risposto alle critiche da gran signore qual’è? Lo scopriremo presto, già domenica prossima in casa del Chievo Verona, avversario storicamente ostico per il ciuccio. Di certo, avrà avuto effetto distensivo e positivo, il bagno di folla dei tifosi, che hanno accolto con entusiasmo gli azzurri di ritorno dalla trasferta in terra iberica. In fondo, lo avevano promesso: qualunque sarà il risultato, noi vi sosterremo. Avanti Napoli, Avanti!

Factory della Comunicazione

a cura di Riccardo Muni

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