In esclusiva dal CdS un anticipo della lunga intervista rilasciata ai microfoni del giornala:
A lei cos’è girato nella testa al minuto 8 di Real Madrid-Napoli? «E’ successo tutto così in fretta, la palla sui piedi di Hamsik, io che vado nello spazio, Marek che me la dà con i giri giusti. Ho guardato Keylor Navas, ho visto che stava distante dai pali, m’è sembrato di vederlo fuori posizione o almeno così l’ho battezzato. Ho tirato, dando forza e cercando anche la traiettoria. Diciamo che sono stato anche un po’ fortunato».
La follia ed il talento. «Non so giudicarmi, non è mia abitudine. Ma non ho capito niente, eravamo avanti di un gol ed io ho scoperto un altro tipo di felicità, perché segnare là ti lascia il segno. Ma l’amarezza per la sconfitta non ti concede nulla. Loro sono stati bravi, ma noi non meritavamo questo passivo. E però non è finita».