M. Carratelli: “Magra cena per mister Sarri “Merengues a sarachielli””

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Magra cena del Napoli al Bernabeu. Contenti e Gabbani. Namastè alè. Panta rei. Troppa storia, emozione, attesa, oscar, troppo suonno, troppa fantasia. Neapolitani’s karma. Karma e gesso. Il Napoli regge l’urto del Real (l’urto di Munch) finché dura giovinezza, primavera di bellezza. Poi, contro i galacticos, odissea nello spazio. I colpi di Benzema, i colpi di Kroos, i colpi di Casemiro e che colpi abbiamo noi? Il Bernabeu è una bocca di vulcano sulla quale il Napoli vola con ali di cera. Icaro insegna. Tanto rumore per nulla, ma è stato bello sognare. Inizio incoraggiante degli azzurri, poi il sopravvento realista.
La squadra vince la soggezione del Bernabeu e, dopo dieci minuti, entra in partita. Il gol astuto di Insigne. Il Real, che sciabolava palloni in avanti, resta sorpreso. In svantaggio controlla il match. Palla dietro e girotondo. Sopravanza il Napoli per un evidente strapotere fisico, mentre gli azzurri perdono troppi palloni velocizzando il gioco. Sarri può fare poco dalla panchina. Il Napoli offensivo dura poco anche perché Zielinski non è in serata. Le sostituzioni (Allan proprio per Zielinski, poi Milik per Hamsik) non aggiungono nulla. Sfugge a Mertens (tiraccio alto) la palla di un secondo gol utile per il ritorno. E’ stato un buon Napoli, nessuna figuraccia in Spagna.

Fonte: Il Mattino

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