Il Mattino – Xavi Valero: “Reina e Navas? Lavoro e talento al servizio delle loro squadre”

Xavi Valero è stato il preparatore di entrambi i portieri

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Pepe Reina ha una visione indiana delle cose. O perlomeno vuole farlo credere. Uno dei detti più famosi indiani è che «tutto il potere deriva dalla spirito». E allora fa bene a caricare la sua squadra ripetendo ai suoi compagni che lì a Madrid il Napoli può vincere. D’altronde lui sa come si vince al Bernabeu: lo ha fatto nel 2008, quando era al Liverpool (con Benitez in panchina), negli ottavi di Champions (0-1). D’altronde, di gare in Champions, Reina ne ha giocate ben 61 nella sua carriera. La sfida tra numeri uno lo vede contrapposto a Keylor Navas, 30 anni, portiere costaricano che difende i pali dei blancos dall’estate del 2015 che di gare in Champions ne ha giocate appena 18. Xavi Valero, intervistato da “il Mattino”, preparatore dei portieri di Rafa Benitez li ha allenati entrambi. «Parliamo di due portieri di altissimo livello, di grande personalità e capaci di risolvere ogni situazione di gioco nei scenari più esigenti. Navas è un portiere velocissimo e molto intuitivo e Pepe è capace di influenzare in grande modo il gioco di tutta la squadra». Xavi Valero non ha seguito Rafone al Newcastle: si è accasato alla corte di Manuel Pellegrini nell’Hebei China Fortune dove gioca anche il Pocho Lavezzi. Li descrive in maniera chiara: Reina lo ha allenato nel primo anno di Benitez, Navas nei sei mesi madrileni di Rafa. «Tutti e due hanno dimostrato di poter essere decisivi in partite di alto livello. Navas può fare delle parate impossibili e Pepe può sostenere il gioco e l’animo di tutta la squadra. Sarà una bella sfida, una delle più spettacolari». Keylor Navas è uno che ha tanta personalità: lo scorso anno fece ottanta metri di corsa per suggerire a Cristiano Ronaldo come battere un calcio di punizione contro il Wolfsburg. Segnò e il Pallone d’oro lo ringraziò «per la dritta». Non è Buffon, né Zoff, né Yashin. Non è il migliore di tutti e mai, probabilmente, lo sarà. Ma al Real Madrid è unico: il portiere che è costato di più nella storia del club (otre 10 milioni di euro) e quello che è rimasto per un errore burocratico: doveva arrivare De Gea ma il contratto è stato depositato fuori tempo massimo. E allora al Real si tennero il costaricano. «Non è che posso ogni volta dire che Navas ha la mia fiducia. La tiene e basta», ha sbottato qualche giorno fa Florentino Peres. «Reina è un leader, io come allenatore ho imparato tanto da lui, uno dei portieri più completi della storia del calcio. Pepe è unico e in Italia avete la fortuna di poter godere della presenza di Buffon, un maestro sul campo». Una partita dal fascino unico, una specie di derby del cuore per Xavi Valero. «Io credo che tutte e due sono squadre con una chiara mentalità offensiva e hanno giocatori di grande qualità. A questo punto della competizione cercare l’equilibrio e non commettere degli errori in difesa penso che siano i fattori più determinanti. E Reina e Navas sanno come guidare le proprie difese». La differenza non la faranno solo loro. Per lo storico collaboratore del tecnico spagnolo, sul match di mercoledì sera saranno determinanti «la velocità e le verticalizzazioni di Insigne, Mertens e Callejon che mette paura a tutte le difese. E dopo c’è sempre la magia imprevedibile di Hamsik. Nel Real, poi, Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo hanno una capacità superiore per cambiare il finale di qualsiasi storia. E Reina lo sa bene chi sono gli avversari da temere». Xavi Valero ammette la straordinarietà del mondo Real. «La dimensione storica e istituzionale si percepisce già facendo i primi passi sull’erba del Bernebeu. È una squadra con una capacità agonistica straordinaria dove la vittoria è l’unica strada». Sia Sarri che Zidane sono arrivati dopo Benitez al Napoli e al Real Madrid. Sono i suoi successori. Xavi Valero riconosce i loro meriti. «Sarri ha colpito il calcio italiano con la sua proposta di gioco a Empoli e dopo è stato capace di farlo ancora con una grande squadra come è il Napoli, e questo è un grande merito. Credo che il Napoli sia una squadra bella di vedere e molto competitiva. Zidane è stato una icona del Real sul campo e credo che possa diventarlo anche sulla panchina. Secondo me sta facendo un ottimo lavoro, ha vinto titoli importanti in poco tempo e ha la capacità di normalizzare lo straordinario, come faceva da giocatore». Navas e Reina vivranno una serata speciale. «Ognuno di loro preparerà questa gara provando a carpire i segreti degli avversari: li conosco, curano i dettagli, sono precisi e sanno che il lavoro e il talento vanno a braccetto». È spagnolo, ma Xavi Valero fa fatica a dimenticare i due anni napoletani. «È una città unica, piena di storia e di colori, piena di vita e di accoglienza. Dico sempre ai miei amici che se non hai visto Napoli non hai visto ancora tutto nel mondo». Reina ha incassato 34 gol in 31 partite in questa stagione (ne ha saltata solo una, quella di Coppa Italia con lo Spezia); Navas 23 in 21 partite (la parte iniziale della stagione l’ha passata in infermeria). Si sono sfiorati con le nazionali (15 novembre 2011 Costa Rica -Spagna 2-2) ma Pepe era in panchina. Poi le strade non si sono mai incrociate: Keylor Navas è arrivato in Spagna nel 2010, per sbarcare in seconda divisione all’Albacete. È l’unico costaricano ad aver vinto una Champions League: poi il passaggio al Levante prima di arrivare al Real. Insomma, un carriera in salita. Navas quest’anno ha preso gol in ogni partita della fase a gironi della Champions mentre Reina è rimasto imbattuto solo nella gara interna con la Dinamo Kiev (0-0). Il costaricano, però, è stato il protagonista della Undecima del Real: il Real Madrid di Zidane lo scorso anno non ha subito gol in ben 10 partite di Champions eguagliando in questo modo il record dell’Arsenal 2005/06. Numeri che, ovviamente, hanno fatto felice soprattutto Keylor Navas il quale grazie alla sua difesa imperforabile ha eguagliato il record del connazionale Santiago Canizares che è rimasto imbattuto per nove gare nella Champions 2000/01. Altro dato: nelle 18 gare con Navas in porta, il Real in Champions ha perso solo con il Wolfsburg. Un bel duello, non c’è che dire: con lady Reina in tribuna a fare il tifo per il marito.

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La Redazione

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