L’ attacco azzurro – di A. Tullio: “Per ogni Mertens che non segna, ce n’è uno che fa segnare”

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Zielinski più Giaccherini è la proiezione di un Napoli che oggi conta su ogni elemento della rosa. E’ la proiezione di quel Napoli mancato negli anni scorsi e che oggi ha preso forma. Non si guardi la sfortunata gara di Palermo e nemmeno ci si illuda di incontrare avversari distratti come i rossoblu domenica, sabato scorso. La verità del mezzo svela il Genoa autore di una partita vera e veritiera. Il Napoli per guadagnarsela deve subirne il pressing e sentirne il fiato addosso prima ed iniziare la risalita lenta e decisa nei minuti successivi. Non segna Mertens ma è decisivo. Segna Giaccherini, destinato al ruolo di comprimario perché Callejon è di altra elevatura. Non lo fa rimpiangere. Un Giaccherini cosi esalta il valore di una rosa. Giaccherini è il ponte tra una squadra forte ed una rosa forte. Sgomita, lotta, corre e si propone l’ex rossoblu. Prezioso, cosi come Rog che entra nel secondo tempo e gioca come se il risultato fosse di zero a zero. Hamsik e Zielinki dietro sono gli attaccanti in più, cosi come Insigne che dai lati incanta e punge mentre sfiora il goal. E’ un Napoli che ruota intorno al concetto di attacco abbandonando definitivamente il “tutti per uno” che caratterizzava gli anni scorsi. Il modus operandi rivela un Napoli poliedrico che sa aspettare l’avversario e sa pungere con i suoi esterni ed i suoi attaccanti. Per ogni Mertens che non concretizza c’è ne uno che sa giocare per gli altri e ricama. Lo si sente eccome. Madrid è avvisata, basta lasciare un po di spazio a questo Napoli e si rischia. Una città è in attesa. Itaca è ad un passo.

Factory della Comunicazione

a cura di Alessandro Tullio

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