Sarri: «A Madrid con la nostra faccia tosta. Adoro Napoli ma nel calcio non ci sono certezze»
Alla fine Sarri ha evitato il naufragio con il Genoa dopo tanta sofferenza e ora può lanciarsi a capofitto verso Madrid e verso gli ottavi di Champions.
Sarri, ora c’è il Real. «È una squadra con grandissimi campioni, con individualità che sono tra le migliori del mondo. Giocarsela alla pari con loro può persino sembrare strano da dire ma è quello che credo riusciremo a fare. Certo in questo momento stiamo bene sia fisicamente che mentalmente».
I tre punti col Genoa sono il modo migliore per arrivare a questa gara? «È stato importante aver mostrato di essere capaci di isolarci dalle pressioni esterne. Sappiamo che in tanti intorno a noi hanno da tempo già la testa alla sfida di Champions, ma noi siamo stati bravi a isolarci conquistando una vittoria con il Genoa che è fondamentale per il nostro cammino».
Zidane sarà preoccupato dopo aver visto questo Napoli? «Non lo so. Un po’ lo invidio se ha il tempo di vedere le nostre partite. Perché io fino ad adesso non ho avuto tempo per vedere nessuna gara del Real…».
Davvero? «Cominceremo a farlo domattina (stamane, ndr). Ma arriviamo alla sfida con il Real dopo aver fatto un passo avanti importante: nel secondo tempo con il Genoa ho visto una squadra vera».
Non è stata una partita semplice. «Non sono mai gare semplici in Italia: loro sono partiti fortissimi, nei primi venticinque minuti siamo stati leggeri ma era prevedibile che la loro pressione sarebbe calata col passare del tempo. Nella ripresa abbiamo creato tanto e non abbiamo concesso niente. La squadra sta bene e sono soddisfatto».
Cosa serve mercoledì al Santiago Bernabeu contro i campioni d’Europa? «Serve un pizzico di timore, che ci dà attenzione, e un pizzico di sfrontatezza in alcune fasi della partita. C’è bisogno di attenzione e applicazione, e una gran bella faccia tosta. Quella che avrò anche io quando metterò piede su quel campo. C’è la speranza che stiano tutti bene ed avere la convinzione di potere giocare alla pari…».
Cosa si aspetta? «Voglio capire chi siamo veramente. E posso capirlo solo lì». Difficile fare a meno di Mertens attaccante centrale? «Ha fatto 16 gol nelle 12 partite in cui ha giocato in quel ruolo. Come faccio a non tenerne conto?».
Sarri, quanto le ha dato fastidio la voce del suo incontro con i dirigenti della Juve? «Darei tre anni di lavori socialmente utili a chi fa fantacalcio… Io di Napoli sono innamorato, qui sto benissimo e ci resterei per tantissimo tempo. Ma so che nel calcio nessuno può avere queste certezze, perché il nostro destino dipende sempre dai risultati».
Fonte: Il Mattino