La guerra delle immagini tra Juve e Inter ha come effetto collaterale un supplemento di moviola, differita di 48 ore. Da ieri gli interisti si chiedono come mai Icardi sia stato fermato dall’arbitro Rizzoli quando si trovava davanti a Buffon. Azioniamo la macchina del passato: siamo al minuto 24 della ripresa quando Perisic finisce in fuorigioco (evidente) sulla fascia destra. Punizione per la Juve con Alex Sandro che appoggia debolmente il pallone verso Chiellini, a sua volta il difensore lo controlla con il destro e poi senza guardare lo gira all’indietro verso Buffon. Ma in agguato c’è l’attaccante nerazzurro che però è costretto a ridare la palla alla Juve. Rizzoli non ha considerato ripreso il gioco, la punizione è da ribattere.
I MOTIVI
L’arbitro deve aver giudicato il pallone in movimento (potrebbe esserlo), ma soprattutto è il punto della battuta a essere fuori posto. Perché Rizzoli spiega a Chiellini che non può essere Buffon a calciare la punizione da dentro l’area quando il fuorigioco è stato rilevato vicino alla linea laterale. Lo stesso Chiellini alza il braccio quando vede Icardi avventarsi sul pallone, come a dire «Vedi che l’ho allungata a Gigi per farla tirare a lui». Così dopo il chiarimento dell’arbitro la palla ritorna a Chiellini (consegnata da Icardi), ma anche questa volta per Rizzoli la battuta non va bene: pallone in movimento. Il terzo tentativo è quello giusto. Un episodio di per sé banale che però sta facendo discutere più dei rigori chiesti dall’Inter o del presunto mani di Medel in area (video che impazza sui social). Altro che moviola in campo: sospetti e veleni sono l’ingrediente principale della nuova frontiera tv.
Fonte: gasport