Quale centrocampo a Madrid contro il Real? C’è l’imbarazzo della scelta

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La virtù sta nel mezzo. Proverbio antico torna utile a Sarri. L’imbarazzo della scelta è evidente. Varietà è la parola d’ordine. Dalla fisicità di Allan e dalla capacità di inserimento di Zielinki passando per la maturità di Diawara e le geometrie di Jorginho questa metà campo non da pensieri. E’ un reparto che sa di certezza oltre che di varietà. Non abbiamo dimenticato Hamsik “solve et coagula” non del reparto ma dell’intera squadra. Alle porte del mese che conta le scelte diventano decisive. C’è posto per tre maglie, non una in più perchè è rigido il pensiero di Sarri. Una metà campo privata del trequartista sceglie il movimento come unica fonte di ispirazione/sopravvivenza. Il movimento è l’arte di prendere alle spalle l’avversario correndo un secondo prima li dove egli non immagina. Il movimento diventa cosi un atto sovversivo perchè rompe gli equilibri e governa tempo e spazio. E’ l’arte di questa metà campo il movimento unito alla corsa nella quale il giro palla veloce è cornice gradita al pubblico e sgradita all’avversario di turno. Triangoli stretti mobili la cui necessità è disorientare , confondere, cibarsi del fiato altrui ed appropriarsi del gioco. Che giochi Jorginho o Diawara la giocata è semplice quanto efficace davanti la difesa. Chiunque giochi ai lati sa che deve scambiare con il compagno più vicino e cercare l’esterno che sale e costruisce la superiorità numerica sul lato scelto. Pillole sarriane non mentono, centrocampo di qualità nella quale cervello e logica fanno da sfondo e colorano ogni passo. Ricami e corsa, cosi ci si impadronisce del gioco. Cosi si affonda come lama tagliente nelle difese che ritardano a leggere giocate cosi veloci in spazi imprevedibili. Madrid è vicina, la Genova è rossoblu è quel porto che fa da scalo alla grande notte. Si giocherà con Hamsik questo tipo di partita perchè la forza unita alla bellezza del suo calcio è ossigeno puro in una partita impossibile. Il resto è rebus, è indecisione, è particolare su particolare. Potrebbe servire Jorginho una metà campo che ha bisogno di giocare la palla e verticalizzare subito per giocare uno contro uno nella loro area o li vicino. Potrebbe esserci Diawara che con la sua fisicità e semplicità di giocata garantisce un possesso più accorto ed un giro palla piu lungo e variegato nel tentativo di stancare quei galattici di Madrid. Tormentati sono i pensieri di Sarri che si affida al tempo perchè Madrid è meta ancora lunga da raggiungere. Il dilemma di destra è roba di Allan e Zielinki, tra chi sa difendere e chi sa attaccare. La differenza è di caratteristiche ma entrambe hanno forza nelle gambe e fiato da vendere. La differenza può farla l’esperienza ed il tipo di partita. Ci aspetta un Real Madrid che attacca a testa bassa e servirà Allan nei pensieri di Sarri. Ci si aspetta un Real che attacca e per le ripartenze che fanno male ci vorrebbe Zielinski per lasciare traccia sul terreno spagnolo. Traccia di corsa che taglia verso la porta. I pensieri affollano la testa di Sarri. La variabile è la condizione fisica. Decisivi saranno gli ultimi giorni. La costante è la varietà. Non scherza neanche Rog da quelle parti. Agli albori di una grande partita le scelte saranno decisive e solo l’arco dei novanta minuti rivelerà la verità.

Factory della Comunicazione

A cura di Alessandro Tullio

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