Una scelta che venne giudicata da molti un rischio…Era da poco finita l’era dell’ internazionalismo di Rafa Benitez e il patron azzurro fece la sua scommessa: Maurizio Sarri da Figline. Lo si legge sulle pagine del CdS:
«Quando lo scelsi, ci fu rivoluzione da parte dei tifosi. E quando cominciammo male, lui ripeteva: le prime sette le perdo sempre. Gli suggerivo di cambiare modulo, ti ho scelto io aggiungevo. Poi con Giuntoli lo convincemmo ad usare il 4-3-3, perché non c’era un trequartista vero. Con grande capacità, Maurizio ha modificato. Con lui c’è sintonia forte, ho fatto tanti film con i toscani che sono arguti ma si sentono i migliori del mondo. Sono solitari, non vogliono condividere la loro nobiltà. Ma Sarri è uno stakanovista, non pensa ad altro che al calcio, che per lui è una piacevole tortura».