Reina: “A Madrid una sfida che vale tanto. Una cosa è certa, lotteremo fino alla fine”
E’ già da un po’ che circolava l’idea di un Pepe in formato super, facciamo soprattutto dalla notte di Coppa Italia con la Fiorentina, ma sabato a Bologna è arrivata una prestazione degna di lode in pagella. In due parole: grandi interventi, anche su Krejci in occasione del gol di Torosidis, e il rigore parato a Destro. «Era tanto che non mi riusciva, avevo perso quel vizietto». Già: con il Napoli in campionato non accadeva dal 22 settembre 2013, quando interruppe la purissima serie di 21 gol su 21 tentativi dal dischetto dell’allora milanista Balotelli a San Siro. «E’ stato importante dare una mano alla squadra in quei minuti, ma in generale sono molto contento della vittoria».
Un ottimo segnale sotto il profilo della personalità e della reazione, dopo il grigio pareggio con il Palermo della domenica precedente: «Fare un risultato deludente contro un avversario meno forte di te, pur meritando di più, ti può dare la rabbia giusta. La sana rabbia sportiva che ti incita a centrare la vittoria nella partita successiva».
Sembra proprio che a Bologna sia accaduto questo. E sembra anche che il Napoli sia arrivato arrabbiatissimo, considerando il finale: «Se non hai la mentalità giusta, certe situazioni possono farti paura, ma noi stiamo crescendo tantissimo sotto questo aspetto: l’importante è non perdere mai la fiducia. Il nostro gruppo ha personalità, gioca il suo calcio ovunque allo stesso modo e ha la consapevolezza delle proprie capacità. Sappiamo di essere una squadra forte: sono convinto che siamo sulla strada migliore per arrivare a grandi risultati».
. Il prossimo impegno è in programma venerdì al San Paolo con il Genoa, e sebbene Sarri non faccia che richiamare l’attenzione e puntare il mirino sul prossimo impegno, in virtù della filosofia del giorno dopo giorno, è inevitabile pensare al gran galà di Champions con il Real di mercoledì 15 febbraio. «Per noi questa partita vale come un premio: sarà una sfida storica. E’ tanta roba, siamo felicissimi, ma dovremo anche essere umili: bisognerà andare a Madrid a giocare, a lottare e a fare risultato». Umili però mai domi, verrebbe da dire. «Prima di tutto, però, pensiamo al Genoa: sarà una tappa fondamentale, un appuntamento che potrebbe aiutarci ad arrivare al Bernabeu carichi e con la mentalità vincente»
Fonte: CdS Campania