CdS – Ciccio Marolda: “I semititolari o gli occasionali, il risultato è sempre quello: il Napoli prende troppi gol”
Porterà cambiamenti drastici e, come già s’è visto, anche grande confusione: questo racconta l’astrologia orientale. Intanto, l’anno del Gallo di Fuoco appena cominciato e celebrato dal Napoli con una maglia dedicata, agli azzurri ha portato ansia e sofferenza alla siciliana e alla fine un solo gol, un solo punto e soprattutto non ha restituito quel secondo posto che dopo la sconfitta della Roma sembrava cosa fatta. Insomma, un capodanno, seppure cinese, che poteva andare meglio. Gli astrologi cinesi nelle stelle hanno letto pure che sarà un anno di prosperità e ricchezza per Xi Jinping, ma non tanto per il suo collega americano Donald Trump. Sul Napoli, invece, nessuna previsione. Il che potrebbe significare almeno un paio di cose. La prima: che gli astri cinesi ancora si curano poco degli affari azzurri; l’altra: che il proprio futuro il Napoli dovrà cercarselo da solo. Che poi è quello che già sta facendo e che dovrà continuare a fare tenendo da conto un altro fresco insegnamento: non buttare via occasioni e punti perché acciuffare la Roma resta affare complicato e faticoso. Comunque, il campionato è ancora lungo e non è certo tempo di progetti, cervellotiche tabelle o strategie. No, quello di cui il Napoli ha bisogno è più semplice e più complicato: riprendere la via dei gol e dei successi come si conviene a chi ha ambizioni e, questo sì, continuare a pensare in grande per il Capodanno azzurro che gli astri del calendario hanno fissato a inizio marzo, quando all’Olimpico il Napoli se la vedrà direttamente con la Roma. Di qui sino ad allora, però, dovrà scansare trappole e trabocchetti in campionato e, volesse il cielo, pure nelle coppe. Come? Non fidandosi di nessuno, fosse pure chi ha l’acqua già alla gola, e poi smettendola di prendere gol da tutti e in ogni modo. Perché non servono applausi e record vari se poi quei gol in più si trasformano inevitabilmente in tanti punti di distacco dalle prime due. Il punto debole, infatti, resta sempre quello. E il problema sembra strutturale, visto che vadano in campo i titolari (ieri in avvio dieci “vecchi” e uno solo “nuovo”, ma giusto perché, a differenza di Ghoulam, Koulibaly non ce l’ha fatta ad arrivare per l’ora della gara), i semititolari o gli occasionali, il risultato è sempre quello: il Napoli prende troppi gol. E spesso decisivi. Ovvero rubapunti. Ma da dove cominciare l’operazione “porta-chiusa”? Questo, ovvio, è lavoro dell’allenatore. Però, visto come è nato anche il gol del Palermo, si potrebbe cominciare coi calci piazzati. Già, una marcatura almeno “mista” sarebbe un’ingiuria così grande?
Fonte: CdS Campania