Maradona, la verità sui suoi “rapporti” con la camorra
Nella lunga intervista che Maurizio Costanzo ha fatto a Diego Armando Maradona, il campione argentino ha parlato di tutta la sua vita e della carriera calcistica, nonchè delle voci che lo hanno voluto vicino alla camorra negli anni a Napoli.
Che ricordi hai delle notti bravi con donne, droga e malavita napoletana?
“Uscivo di notte e incontravo questa gente, mi fotografavano; io non chiedevo il passaporto per farmi fotografie, non sapevo fossero camorristi. Alla camorra non ho mai chiesto niente, loro mi hanno dato la sicurezza che alle mie due bambine non sarebbe successo niente.
Parlai con Carmine Giuliano dopo la Coppa America dell’87 e su “La Gazzetta dello Sport” uscì che se non fossi tornato a Napoli avrebbero fatto del male alle mie bambine: lui mi rassicurò, dicendo che a loro non sarebbe successo niente”.
A Roma, quando lei fu acquistato, si disse che era la decisione del Governo per dare una fonte di distrazione alla città, mettendo insieme un consorzio di banche per pagarlo…
“Non lo so, ma sarebbe una cosa bella. Alla conferenza un francese disse che mi aveva pagato la camorra, questo era di sicuro più brutto.
La camorra con i giocatori non è come con la gente normale, a noi non dicevano niente, volevano che noi dessimo alla città lo scudetto”.