Special Two – Si scrive Mourinho, poi si riscopre Sarri
Lo Special One, Special Two: uomini che, e ognuno a modo loro, colpiscono con effetti speciali, stordiscono con un calcio diverso, chi strategicamente e chi allegramente. Si scrive Mourinho, poi si riscopre Sarri: uno a fianco all’altro, teneramente
avvinghiati, in questa dimensione da favola che condividono tra Ibra e Mertens, ciclopi che offrono emozioni e garantiscono felicità, vincendo e comunque non perdendo da un tempo che ormai sfugge. Il Manchester comanda con diciassette risultati utili consecutivi, li ha messi assieme tra la Premier e le coppe e l’ultima volta in cui uscì battuto dal campo era il 3 novembre quando fu colto da black-out in Europa League; il Napoli va oltre, s’è fermato a Torino, in una di quelle partite definite maledette o peggio ancora «disgraziate»: era il 29 ottobre, chiaramente Juventus Stadium.
Se ne sono andati ottantanove giorni, sino a questo momento, c’è stata la Champions, ancora il campionato e pure la Coppa Italia, sono capitate avversarie di spessore e nessuno che ci sia riuscita: c’è andata (assai) vicina la Fiorentina, afferrata per il collo dal dischetto da Gabbiadini, proprio al 94’ e quando sembrava fosse finita, poi il buio nel quale ognuno è stata confinata.
il 2017 ha cambiato la vita del Napoli, che si è spinto al di là delle più intraprendenti previsioni: in questo gennaio pirotecnico, tra il San Paolo e dintorni, soltanto, esclusivamente vittorie (e siamo a cinque), la prima delle quali con la Sampdoria e l’ultima l’altra sera, la più sofferta, per gradire contro la Fiorentina, che evidentemente ha qualche contromisura ed è riuscito a contenere quella macchina da gol.
Fonte: corsport