Bergonzi sulla vicenda Allegri: “Che brutta figura…”

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“Se le eventuali parolacce di Allegri non sono presenti nel referto arbitrale, il giudice sportivo non può certamente squalificarlo: inutile prendersela con Mastrandrea per il mancato stop. Però vedere l’allenatore della Juventus che urla così in faccia al quarto uomo non è certo una bella immagine per il calcio italiano». Così Mauro Bergonzi, ex arbitro internazionale e oggi «moviolista» per Premium Sport, commenta la vicenda Allegri. Gasperini e Oddo sono stati allontanati dal campo e squalificati dal giudice sportivo.

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Allegri non era stato espulso: è questo il discrimine per la mancata sanzione? «No. Può accadere che non solo nell’arco dei novanta minuti ma anche a fine partita, mentre si esce dal campo, vengano rivolte frasi non consone alla terna arbitrale. Può succedere anche nel sottopassaggio. Se l’arbitro sente, lo scrive nel referto. E il giudice sportivo prende le sue decisioni in merito».

Il labiale volgare di Allegri sembrava abbastanza chiaro: come è stato possibile non sentirlo? «Non è chiaro se si tratti davvero di un insulto, e in questo caso se sia effettivamente rivolto al quarto uomo. Non è facile stabilirlo. E la prova tv non vale in questi casi».

Ma le urla di Allegri sono indiscutibili. E l’atteggiamento dell’allenatore bianconero non si discosta certo dalla «protesta plateale» richiamata nella squalifica a Gasperini. «Io non ho visto tutta la partita e non posso dare un giudizio completo. Ma dalle immagini televisive si vede un Allegri infuriato, che urla in faccia al quarto ufficiale di gara». Dunque? «Dunque, perché Allegri venisse squalificato per il suo atteggiamento, doveva essere il quarto uomo Di Liberatore a menzionarlo nel referto o a segnalarlo subito all’arbitro Banti».

Proprio questo è il motivo per cui c’è chi richiama i due pesi e due misure: perché Di Liberatore non ha subito richiamato l’attenzione dell’arbitro, per far espellere Allegri? «Non so, bisognava essere in campo al Franchi per saperlo. Saranno il designatore arbitrale e l’Aia che, se ravviseranno qualcosa, prenderanno decisioni nei confronti del quarto uomo».

Fonte: Il Mattino

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