L’ossatura di una squadra, dicono i saggi del mondo del pallone, è la mediana. Quella azzurra è pensata per il presente e strutturata per il futuro. Giovane anagraficamente, ma “pronta”. E’ il caso di Diawara. I 15 milioni versati nelle casse del Bologna per un diciannovenne con un solo campionato di A alle spalle, alla lunga si sono rivelati sacrosanti. Ci ha visto giusto, il Napoli: le grandi doti atletiche e un’aggressività fuori del comune, lo rendono un incontrista eccezionale. Il Koulibaly del centrocampo, se vogliamo. Con Sarri, dopo un lungo periodo di apprendistato concluso a fine ottobre, il ragazzo della Guinea sta crescendo anche tatticamente: dalla prima con il Besiktas allo Spezia ha messo in fila 14 presenze, compresa la partita decisiva con il Benfica in Champions. Quando comincerà a osare anche più del primo tocco, allora sì che la storia diventerà molto più interessante: a 19 anni, però, va già molto bene così. (CdS)
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