Il Mattino – G. Castelli (agronomo Lega): “Ho io la soluzione per salvaguardare il campo del San Paolo”

Sarri si è lamentato del terreno ghiacciato e l'agronomo cerca di venirgli incontro

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San Paolo ci risiamo: troppo caldo o troppo freddo non fanno bene al manto erboso di Fuorigrotta, che in condizioni climatiche ideali resta uno sei migliori in Italia. «Se non il migliore. Con la giusta temperatura e una manutenzione efficiente, pochi impianti possono reggere il paragone. Nelle ultime stagioni è stato sempre curato alla perfezione», dichiara Giovanni Castelli, agronomo della Lega serie A, tante volte sollecitato al capezzale del rettangolo verde in questione. Sarri si è lamentato parecchio dopo la partita vinta con la Sampdoria. «Anche a occhio nudo erano evidenti le differenze rispetto alle ultime prestazioni casalinghe. C’erano ampie chiazze di erba difformi per colore e per qualità paragonate a tutto il campo». Colpa del freddo. Le temperature polari, le più basse degli ultimi trent’anni, non hanno risparmiato lo stadio napoletano. «In pratica è come se il gelo avesse bruciato alcune zone del campo. Aspettarsi che la situazione torni alla normalità senza alcun intervento specifico, è impensabile. È evidente che in casi del genere occorre un aiuto esterno», sottolinea Castelli. La parola magica è riscaldamento. Come intervenire? «Impianti che garantiscono temperature più elevate esistono in Italia ma soltanto da Roma a salire, non da Napoli verso il resto del meridione. I motivi sono ovvi, è difficile che al sud intervengano periodi di gelo più o meno lunghi, tali da compromettere l’agibilità del manto erboso. Il freddo di questi giorni è un evento quasi eccezionale». Sta accadendo in pratica quello che succede in estate quando il caldo eccessivo e la scarsa areazione producono lo stesso effetto, cioè parti del manto erboso che non sono uniformi alle altre zone restanti nonostante la corretta distribuzione dell’acqua. Le previsioni annunciano ancora freddo per qualche settimana, con una breve parentesi tra qualche giorno. Perfetta coincidenza, purtroppo, con gli impegni casalinghi del Napoli che rischia di giocare le prossime quattro-cinque sfide su un campo non proprio impeccabile. «Il problema sussisterà fino a quando imperverserà il freddo. È chiaro che il contrattempo non può essere nascosto ma è di natura transitoria. Le lamentele di Sarri? Quando una squadra, con determinate caratteristiche, è abituata a giocare secondo canoni consolidati, a livello di geometrie tattiche qualche problema può facilmente emergere. Il Napoli è una squadra tecnica, può pagare dazio a livello di precisione nei passaggi. In parole povere, il gioco ne risente parzialmente ma non totalmente», dice Castelli. Tra campionato e Coppa Italia, il Napoli giocherà praticamente sempre al San Paolo in questo mese. «Cosa fare? Di solito noi della Lega suggeriamo di coprire l’erba con quei teloni comunemente chiamati anti-pioggia. Garantiscono la protezione totale del terreno che così non viene a contatto direttamente con il gelo. In termini di temperatura, si vanno a guadagnare dai due ai tre gradi. Non si risolve totalmente il problema, è una soluzione tampone che almeno permette all’erba di sopravvivere».

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La Redazione

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