Massimo Ferrero da tre anni guida la Sampdoria, con risultati che vanno oltre quell’immagine scanzonata e un po’ naif divenuta celebre in tv. Tuttologo brillante, sempre con la battuta pronta, proprio come il proprietario della “Filmauro”, uno che sa come usufruire dello spazio fornito dai media. Bucano lo schermo, De Laurentiis parla di continuo dello stadio virtuale, provando a rimarcare, in una mare di critiche e di voci dissonanti, le potenzialità (in parte ancora inespresse) del “pubblico da casa”, da Napoli fino a Pechino. Obiettivo: provocare, con intelligenza, come con lo stadio da ventimila posti. Più leggero Ferrero e per questo meno “credibile” del collega, con una cassa di risonanza minore. La Samp non vale il Napoli, in termini di incassi, di audience e (soprattutto) di risultati sportivi e Ferrero, nel cinema, ha fatto sicuramente meno di De Laurentiis. Nonostante tutto, però, ha saputo ritagliarsi il suo spazio, vincendo la battaglia della credibilità, dimostrando di saper andare oltre le etichette e le apparenze. Ha messo su una società organizzata, dotata di un parco giocatori all’altezza, gestito da un tecnico preparato come pochi. Domani, al San Paolo, proverà a tirare un brutto scherzo a De Laurentiis. Amci sì, ma non troppo. In fondo, entrambi, non amano perdere…(Il Roma)
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