CdS Campania – Arriva Quagliarella, pericolo numero 1. L’ex; “Bello tornare al San Paolo”
Un anno fa, e per la precisione il 6 gennaio 2016, giorno della Befana, Fabio Quagliarella si presentò al suo vecchio e caro stadio San Paolo, e al nuovo anno, con un gol: quello del momentaneo 1-1 che, però, non valse a evitare la sconfitta al Torino. Sua squadra fino a qualche mese fa. Ora, invece, il Quaglia è alla Samp, e sebbene sia cambiata la maglia, il sorteggio ha voluto comunque fargli cominciare il 2017 contro l’amato Napoli. Croce e delizia di una carriera che lui, questo è certo, avrebbe voluto chiudere proprio in azzurro: «Ancora una volta la prima dell’anno nuovo al San Paolo, evidentemente è destino. Non sarà una partita come le altre». Non lo è mai stata, i sentimenti sono intensi. Ma in campo, Fabio, non ha mai fatto sconti a nessuno. E per come sono andate le cose, probabilmente ogni volta ci mette qualcosa in più. E allora, il signor 100 gol: a tanto ammonta il bilancio di Quagliarella in Serie A. Un carnet di tutto rispetto tutti in campionato. «Napoli è la mia città: ricordo ogni momento di quell’esperienza», ha detto ai microfoni di Sky.
Un sogno divenuto poi incubo, la sua avventura napoletana: fu acquistato dall’Udinese nell’estate 2009, respirò per un anno la città e poi, dopo 37 partite (34 in A, 2 in Coppa Italia e una nel play off di Europa League 2010-2011) volò alla Juve. Tra le polemiche. Altri tempi, le cose sono cambiate. E anche Sarri spera che Fabio cambi una specie di abitudine: quella del graffio dell’ex. E’ accaduto nelle ultime due stagioni di fila con il Toro, è sempre al San Paolo, e poi con l’Udinese nel 2009 e con la stessa Juve nel 2012.
Una volta De Laurentiis disse scherzando: «L’ho preso perché ci segnava sempre contro».
Ecco, il vizio non l’ha perso. Ma il cuore resta azzurro: «Quella con il Napoli non sarà mai una partita come le altre: è sempre bello tornare al San Paolo».
Anche questa volta, tra l’altro, la prima partita del nuovo anno andrà in scena a Fuorigrotta:
sabato, 7 gennaio, mentre nel 2016 il gol dell’ex lo infilò direttamente nella calza. Alla Befana: «Sì, la prima sarà ancora qui: evidentemente è destino».
Già, a questo punto possiamo anche dirlo: il filo azzurro non si è ancora spezzato. «Napoli è la mia città, sono nato a Castellammare e sono cresciuto con il mare, e in più ci ho anche giocato: lo stadio che trasmette emozioni e brividi unici. E poi ho tanti amici, c’è la mia gente».
A fine partita, magari, pizza per tutti. «Ne vado matto».
Il modo migliore per cominciare il 2017: «Quest’anno sogno di mantenermi sui livelli attuali e poi di rinnovare con la Samp: ormai dovremmo esserci, non credo che ci siano problemi».
E considerando che in azzurro non è stato possibile, magari potrebbe pensare di chiudere la carriera a Genova: «Mi piacerebbe, sì, ma non lo dico per scaramanzia. E poi anche qui ci sono il mare e un clima sempre mite».
Come a casa sua. Casa Napoli.
Fonte: CdS Campania