Anche la capolista deve cedere il passo ad un’Andria che adesso sta viaggiando anche a ritmi impressionanti dopo aver trovato regolarità nelle prestazioni. Ancora una volta la Juve Stabia stenta in trasferta. Il tecnico Gaetano Fontana si rammarica soprattutto per la cattiva interpretazione del primo tempo. «Ci siamo fatti irretire dall’atteggiamento aggressivo dell’Andria. Alla fine abbiamo combattuto con armi che non sono nostre e siamo caduti nella trappola. Nel secondo tempo quando abbiamo messo le cose un po’ a posto abbiamo agguantato il pareggio. Poi è arrivato quell’infortunio di Liotti che ha riportato in vantaggio l’Andria e tutto è diventato più complicato. Non siamo riusciti a gestire emozionalmente la gara e ce la siamo lasciati sfuggire di mano. Il turn over? Era obbligato. Abbiamo una partita in più da fare rispetto alle altre, quella col Matera, quindi c’era bisogno di gestire un po’ la situazione. Abbiamo perso il primo posto, ma continuiamo nella nostra strada. Nella struttura e nell’organizzazione Matera, Foggia e Lecce sono dei mostri sacri e ci sono davanti. Però noi siamo lì e siamo orgogliosi di ciò che stiamo facendo».
Capodaglio. Deluso il capitano stabiese. «Sapevamo che avrebbero iniziato forte, l’avevamo preparata così, eppure ci siamo fatti sorprendere. Nella ripresa abbiamo iniziato a giocare il nostro calcio e siamo riusciti anche a pareggiare. Il secondo gol preso è stato un infortunio, accompagnato da un rimbalzo strano. Comunque non abbiamo fatto la nostra migliore partita. Siamo mancati un po’ nel palleggio. Andare via da Andria con un pareggio sarebbe stata un’ottima cosa, invece gli episodi ci hanno punito».
E NOVE! Il nono risultato utile consecutivo fa ingolosire il tecnico Giancarlo Favarin: «Speriamo di andare avanti così il più a lungo possibile.Dove possiamo arrivare? Sognare non costa nulla. Noi vogliamo fare la nostra parte con questa intensità e con le prestazioni di carattere. Sono la nostra arma migliore e la vogliamo sfruttare finchè sarà possibile». Sull’andamento e l’esito della gara il tecnico biancazzurro promuove a pieno merito i suoi. «Credo che la Juve Stabia sia arrivata qui con un pizzico di presunzione. Forse pensava potesse essere più semplice, invece li abbiamo sempre pressati, messi in difficoltà. Sì, certo, sul piano del palleggio, soprattutto nella ripresa, ha mostrato di avere ottime qualità, caratteristiche che l’hanno portata in vetta alla classifica. Però noi non le abbiamo consentito di ragionare e credo che alla fine il nostro successo sia più che giusto». Raggiante e ironico il brasiliano Sergio Cruz, autore di un gol e del traversone che ha indotto Cancellotti all’autorete. «Sapete che se non faccio gol difficili non mi diverto… Anche quello di testa per me è una eccezione, perchè in passato ne avrò fatto al massimo uno a campionato. Però sono contento di come sta viaggiando la squadra e delle mie prestazioni. Sono uno a cui piace stare nel vivo della manovra e cerco di dare tutto in campo. Ora sono arrivati anche i gol che ci premiano nella giusta misura, perchè abbiamo tenuto il campo meglio della Juve Stabia e abbiamo creato più occasioni».
Corriere dello Sport
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