Stamane durante Si Gonfia La Rete, programma in onda su Radio CRC, è intervenuto Pierpaolo Marino, ex direttore del Napoli. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:
“Non sarò questa sera a Lisbona, ma entrare in quello stadio mi farebbe ancora più male, dove Zalayeta mancò il gol della qualificazione in maniera clamorosa. Stasera sarò metaforicamente in prima fila, con la bandiera in mano, ovviamente. Mi auguro una vendetta di quell’eliminazione. Quella sera mi arrabbiai non poco con Reja, viste alcune decisioni di formazione. Me la presi anche con Lavezzi, che si lamentò per la sostituzione. Insomma, la ricordo come una tappa involutiva del mio grande Napoli in ascesa.
Il possesso palla sarà una chiave della partita, favorevole al Napoli in particolar modo. Dal canto suo, il Benfica ha un’esperienza maggiore rispetto agli azzurri in questo tipo di partite. I lusitani hanno più presenze in coppa e il Da Luz è un fortino difficilmente espugnabili, soprattutto in queste serate di Champions.
Hamsik è in un momento di forma straordinario. Il miglior Hamsik di sempre? Sento dirlo ogni anno, ciò significa che migliora stagione dopo stagione. Adesso è nell’età della maturità, quella dove un professionista dà il meglio di sé fisicamente e mentalmente. E’ un centrocampista che segna come un attaccante, ha qualità e quantità. Cosa vogliamo di più? Insomma ha segnato quanto Cavani, e gli auguro di superare anche Maradona, un giocatore a me carissimo, come sapete.
Ognuno si deve fare la propria esperienza a spese di qualcuno. Però, tutti questi discorsi manageriali, tecnici, e quant’altro, prima di una partita non servono. Nel calcio basta poco e in una partita del genere può accadere di tutto. Bastano cinque minuti per essere eroe o una nullità. Se uno vince, l’esperienza conta fino ad un certo punto”.