In attessa delle gare di domani, la domenica calcistica si chiude al Franchi di Firenze, dove la Fiorentina, batte per 2-1, il Palermo del neo-allenatore Eugenio Corini. Gara che regala emozioni sin da subito con i rosanero che al 5′ protestano a giusta ragione per un contatto in area, da ultimo uomo, tra Quasion e Tomovic, ma il signor Giacomelli lascia correre, poco dopo è la formazione di casa ha protestare quando Kalinic insacca di testa su cross di Vecino, ma tutto viene annullato per dubbio fuorigioco. Il match si sblocca al 33′ grazie al numero 10 viola, Federico Bernardeschi, che trasforma il calcio di rigore, concesso ai viola, dopo un fallo di mano di Aleesami su tiro di Tello. Prima della fine della prima frazione di gioco, i padroni di casa cercano insistentemente il raddoppio, e lo troverebbero anche, se il signor Giacomelli non avesse annullato ingiustamente il gol di Babacar, per presunta carica sul portiere rosanero Posavec. Lo stesso Posavec, poi per due volte tiene a galla i suoi, prima fermando Babacar lanciato a rete (in netto fuorigioco ndr), e poi sventando il colpo di testa di Matias Vecino. La ripresa sia apre con uno scatenato Quasion che conquista un punizone molto interessante, che al 49′ viene trasformata magistralmente in rete dal bosnicaco Jajalo. Dopo il pareggio subito la Fiorentina si riversa in avanti alla ricerca del gol vittoria, ma non riesce mai ad essere pericolosa, il tecnico Paulo Sousa, le tenta tutte, inserendo nell’ordine Badelj, Zarate ed il giovane Chiesa, per Tello, Bernardeschi ed un impalpabile Ilicic, ed è proprio uno dei neo entrati, Zarate, che al 93′ indovina il cross gisuto per la testa di Babacar che incrocia e regala i 3 punti alla viola, che in casa non vincevano da oltre un mese.
A cura di Luigi Moccia