«E’ uno scontro diretto, l’unica etichetta che riesco ad apporre alla partita con la Vibonese»: così Gianluca Grassadonia, alla vigilia dell’appuntamento in Calabria. Anche nel corso
della rifinitura a Siano, ha ripetutamente richiamato il gruppo alla massima attenzione su determinati meccanismi e particolari situazioni, sia di gioco che su palla inattiva: «La vittoria contro l’Akragas non mi ha fatto cambiare idea rispetto a quel che avevo detto dopo la sconfitta a Fondi – rimarca il tecnico della Paganese – e quindi si prosegue per forza di cose sul sentiero della ricerca di una continuità mentale che può farci realmente svoltare. Al momento, però, parlano i dati di fatto. La classifica sottolinea che si tratta di uno scontro diretto a bassa quota e quindi con la Vibonese mi aspetto battaglia, forza d’animo e concentrazione massima».
E’ ancora indeciso, o almeno così vuol far capire, sul modulo e quindi su qualche interprete da schierare: «Contro l’Akragas c’è stato qualche cambiamento basato essenzialmente sui connotati tattici dell’avversario. Stavolta qualche dubbio mi resta, anche se la disposizione in campo secondo me cambia pochissimo rispetto a quel che mi aspetto dai ragazzi. Fino alla conclusione di questo tour de force di dicembre, voglio riscontri chiari per poter programmare assieme alla società eventuali interventi a gennaio». L’attenzione è, dunque, rivolta anche al mercato: «Sono tutti sotto esame, ma non esistono trattative o contatti, valutiamo con serenità quel che abbiamo e poi ne riparliamo. Per quel che riguarda la formazione iniziale con la Vibonese, ci sarà da considerare il successivo turno infrasettimanale contro il Siracusa, anche se la priorità è l’appuntamento immediato, al massimo potrei considerare la possibilità di qualche staffetta», ha concluso Grassadonia. Iunco ha dribblato la febbre, l’avversario degli ultimi giorni: disponibile ma senza certezze da titolare. Il rientro dalla squalifica di Camilleri fornisce soluzioni in più per la difesa, con facoltà di confermare Silvestri al centro e di spostare a destra Alcibiade se il tecnico dovesse scegliere di non rischierare Picone nell’undici di partenza. Tra i pali, infine, resta Chiriac.
Corriere dello Sport