ESCLUSIVA – G. Fusaro (all. Paganese): “Ho allenato Gianluca Catavere e vi parlo delle sue caratteristiche”
Il mercato di riparazione inizia a Gennaio, ma per quanto concerne il settore giovanile si acquistano elementi di prospettiva da far crescere per il futuro. Il Napoli Primavera ha da poco in rosa il classe ’99 Gianluca Catavere ex Ischia Lega Pro, esterno alto d’attacco e dalla possente fisicità. Ilnapolionline.com ha intervistato il suo mister Giuseppe Fusaro sulle sue caratteristiche, inoltre analizza il momento con la Paganese e del Napoli di Sarri.
Ieri sera il Napoli Primavera ha acquistato un tuo ex calciatore dell’Ischia Lega Pro, Gianluca Catavere. Quali sono le sue caratteristiche tecniche? “A mio avviso Gianluca è un esempio per i ragazzi che iniziano a giocare a calcio. Lui ama questa disciplina, si allena con impegno, dedizione e spirito di sacrificio. Il ragazzo è dotato di una possente fisicità, ottimo cambio di passo. Il ruolo? Attualmente è esterno alto d’attacco, ma in futuro può giocare in un centrocampo a cinque o terzino”.
Tu che lo conosci bene, Catavere ha ampi margini di miglioramento? “Credo che tutti i ragazzi della sua età possono sempre migliorare, questo è assodato. Penso che se dovesse continuare su questa strada, allenandosi con impegno e dedizione, può sicuramente arrivare lontano in futuro”.
Come giudichi fino ad ora la tua nuova esperienza alla Paganese? “Un’esperienza che sicuramente mi aiuterà a crescere. Da questo punto di vista sono grata alla società campana, al presidente Caiazzo di avermi dato questa opportunità. Insigne al d.s Aiello e al suo staff possiamo davvero arrivare molto lontano”.
Nella rosa della Paganese ci sono calciatori interessanti che possono avere un futuro importante? “Sicuramente sì, ci sono ragazzi che possono avere un futuro importante, come detto tu. Naturalmente essendo ancora giovani devono allenarsi tanto e dare sempre il massimo, ma le promesse sono buone. Ovviamente non faccio nomi per rispetto del gruppo Paganese, però alcuni di loro hanno qualità interessanti e quindi devono solo affinarne definitivamente”.
Passando al Napoli di Sarri, il gioco c’è, ma mancano i risultati. Cosa manca particolarmente per ritornare al binomio della passata stagione? “Sarò tifoso, ma io quando vedo giocare la squadra azzurra, io mi diverto, la compagine di Sarri è uno spot per chi ama questa disciplina. Devono solo ritrovare la vittoria, i successi sono una medicina importante a livello mentale. Il nostro mister che lo definisco un “maestro”, dice che i suoi ragazzi devono sempre attaccare, perché non sanno amministrare il vantaggio, perciò mai cambiare la filosofia”.
Domani sera si giocherà Napoli-Inter, tu come imposteresti la gara contro i ragazzi di Pioli? “Io giocherei la gara contro i nerazzurri all’attacco. A mio avviso cambiare atteggiamento a seconda dell’avversario, non è la filosofia giusta. L’Inter va affrontata attaccandola, naturalmente visto il potenziale dell’organico nerazzurro cercherei anche di restare concentrato nella fase difensiva”.
A Napoli, vista la mancanza di risultati, si parla anche del dopo-Sarri. A livello provocatorio, chi prenderesti al suo posto? “Premesso che ho una stima infinita per il nostro allenatore, il suo gioco è uno spot per i tecnici giovani come noi. Un nome per il futuro per me è solo uno. Si chiama Eusebio Di Francesco, tecnico preparato, attua un calcio propositivo ed elemento da non sottovalutare punta sui giovani. Quest’ultimo aspetto il calcio Napoli lo prende in considerazione, visto che acquista elementi prospettici per farli crescere in futuro”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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