Cesena-Avellino 3-0
CESENA (4-3-3): Agliardi 6,5; Balzano 6,5, Rigione 6, Ligi 6, Renzetti 6; Kone 6 (37′ st Vitale sv), Cascione 6 (16′ st Schiavone 6), Laribi 6; Ciano 6,5, Djuric 7, Dalmonte 7,5 (26′ st Garritano 6). A disp.: Agazzi, Perticone, Rodriguez, Falasco, Setola, Di Roberto. All.: Camplone 6,5.
Falli commessi: 12
Fuorigioco fatti: 1
AVELLINO (4-3-3): Radunovic 5,5; Gonzalez 5, Djimsiti 5,5, Perrotta 5, Asmah 4,5; D’Angelo 6,5, Paghera sv (8′ pt Omeonga 5,5), Crecco 5; Belloni 5 (1′ st Castaldo 6,5), Mokulu 5, Bidaoui 5,5 (28′ st Camarà sv). A disp.: Frattali, Diallo, Lasik, Donkor, Jidayi, Ardemagni. All.: Napoli (Toscano indisponibile) 5.
Falli commessi: 16
Fuorigioco fatti: 3
ARBITRO: Illuzzi di Molfetta 6.
Guardalinee: Opromolla e Colarossi.
Quarto uomo: Paterna.
MARCATORI: 18′ pt Djuric, 25′ st Dalmonte, 40′ st Ciano.
AMMONITI: Perrotta (A) e D’Angelo (A) per gioco falloso.
NOTE: spettatori paganti 1.493 per un incasso ai botteghini di 12.074,00 euro. Abbonati 10.116 per una quota di 38.835,40 €. Angoli 10-5 per il Cesena. Rec: pt 2′ e st 4′.
Aggancio in classifica. E ribaltone in panca. Lo vince il Cesena lo scontro salvezza del Manuzzi. Meritatamente. Grazie a tre pregevoli zampate di Djuric, Dalmonte e Ciano. Torna dunque a respirare la band di Camplone, disastrosa fuori casa ma (anche) pratica e concreta fra le mura amiche (2 vittorie su 2 per il successore di Drago davanti al pubblico amico). Ennesimo tonfo esterno, invece, per un brutto Avellino che ha combinato pochissimo: su 8 apparizioni lontano dal Partenio, i campani, sono riusciti ad arpionare appena 2 miseri punticini. A farne le spese è il ‘convalescente’ Toscano, a fine gara esonerato dal suo club. Non certo a sorpresa.
PARTENZA SPRINT. Parte forte, il Cesena. Dopo un minuto, Dalmonte, impegna Radunovic. Aggressiva, concentrata, pimpante, propositiva: la truppa di Camplone è ben messa in campo e mette subito alla corte un Avellino timido. E pure paciugone. Ciano (7′) e il ‘solito’ Dalmonte (13′) fanno vedere i sorci verdi alla difesa irpina. Il gol è nell’aria. E arriva, puntuale. Minuto 18. Balzano mette in mezzo una palla succosa, Djuric al volo di destro gonfia la rete. Per l’ariete bosniaco, questo, è il 3º sigillo stagionale. D’Angelo e soci paiono intontiti. Anche dopo l’1-0 continua a giocare solo il Cesena. Nella ripresa, l’Avellino, sale leggermente di tono. Anche grazie al neo-entrato Castaldo. Che, al 47′, chiama a un bell’intervento l’esperto Agliardi.
ROMAGNA AMARA. Al 65′ il Manuzzi trema: il tiro di Bidaoui va fuori di un soffio. Il Cesena prende paura. Fa salire il proprio baricentro. E, 5 minuti dopo, trova il raddoppio: a far saltare di gioia i romagnoli, al termine di una micidiale ripartenza, è Dalmonte, un ‘97, ennesimo frutto del vivaio bianconero. Ma non è finita qui. Perché Ciano, all’85’, ruba al Manuzzi applausi: il suo eurogol da 30 metri è da urlo. Ride il rigenerato Cesena, dunque. Piange l’Avellino. E, soprattutto, piange Toscano (sostituito da Napoli). Per lui, questo 3-0, è stato a dir poco fatale. Per la successione si parla, di Calori, Atzori, De Canio e Novellino, quest’ultimo in vantaggio su tutti.
Corriere dello Sport