E’ il destino della Casertana di questa stagione. Ancora una volta a tenere banco sono le dinamiche interne al nuovo assetto societario. Chiuso il capitolo-Tilia, se n’è aperto uno nuovo ossia la coabitazione del presidente D’Agostino e del gruppo del duo Palomba-Conte. La ventata di novità aveva fatto sperare nella chiusura di ogni discorso extracalcistico. Ed, invece, il cerchio ancora non si è chiuso. Tutto ruota attorno ad un numero ben preciso: 67%. Soltanto con tale fetta di quote è possibile convocare l’assemblea dei soci e approvare il bilancio. Insomma, una gestione più agevole dell’azienda Casertana. E ad oggi quel 45% nelle mani di D’Agostino e la stessa percentuale di proprietà di Palomba e Conte sembra non soddisfare l’attuale presidente. Quest’ultimo non ha nascosto il desiderio, prima ancora che la volontà, di prendere in mano più saldamente le redini del club. Dall’altra parte, però, ci sarebbe l’intenzione di continuare la nuova stimolante avventura in rossoblù. Le nuove dinamiche interne avranno ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.
CAMPO. Intanto, la Casertana prosegue la preparazione verso la seconda gara interna consecutiva contro il Siracusa. La prova sfoderata contro la Juve Stabia è stata un’importante iniezione di fiducia. Sono arrivate conferme importanti con i campani che hanno dimostrato, ancora una volta, di poter tener testa a qualsiasi avversario. Quattro punti nelle ultime due partite contro Cosenza e Juve Stabia: senza dubbio un bottino di tutto rispetto che può assumere un peso specifico maggiore se coronato da una risultato prezioso in occasione della prossima sfida interna. Il confronto con gli aretusei rappresenta una tappa di primo livello, soprattutto alla vigilia della trasferta difficile di Foggia, che inaugurerà il ciclo caldo di gare lontano dal “Pinto”. Il tecnico Tedesco dovrà fare a meno di uno dei calciatori fin qui più utilizzati. La squalifica di Carriero priverà la Casertana del suo mastino di centrocampo. A questo punto l’allenatore dovrà decidere che tipo di mossa porre in essere: un giocatore di quantità al suo posto come De Marco o uno con maggiore propensione offensiva come Giorno, sfruttando la contemporanea presenza in campo di Rajcic e Matute? Dilemma che verrà risolto soltanto all’ultimo momento. In attacco, intanto, ci si gode l’esplosione di Gaston Corado. Il gol messo a segno contro la Juve Stabia ha confermato la crescita dell’attaccante che lo scorso anno aveva conquistato il titolo di capocannoniere della C argentina con 24 gol. Tutt’altra storia in Italia ma, superato l’infortunio, l’ex Talleres sta trovando la forma migliore. Ad oggi i gol all’attivo sono due, il suo cammino è appena iniziato.
Corriere dello Sport